Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

venerdì 30 marzo 2012

PEDEMONTANA: RISCHI E OPPORTUNITA' (resoconto dell'incontro pubblico del 26.03.2012)


Lunedì 26 marzo Lista per Biassono, componente di minoranza del consiglio comunale di Biassono e ufficialmente rappresentata dal suo capogruppo, Alberto Caspani, ha voluto proporre per proprio conto un incontro pubblico sul tema Pedemontana. L’iniziativa, ospitata nella sala civica di Villa Verri, era già stata proposta attraverso un’apposita mozione in consiglio comunale, ma la maggioranza della Lega Nord aveva respinto l’idea di un incontro pubblico sotto cappello amministrativo, ritenendo di aver già dato sufficiente spazio al dialogo con la cittadinanza e che il progetto, in quanto ormai immodificabile, dovesse essere accettato così come oggi è. Peccato che lunedì sera la sala civica fosse piena oltre il suo limite, con persone costrette a restare in piedi o addirittura nell’atrio antistante. Occhio e croce, si saranno contati almeno 150 intervenuti. Un risultato già di per sé sensazionale, tenuto conto che i dibattiti pubblici in sala civica non riescono ormai a mobilitare più di una ventina di addetti ai lavori.



Senza cappello amministrativo, Lista per Biassono non ha potuto contare sull’intervento del direttore di Pedemontana, Umberto Regalia, il quale si era offerto di venire a Biassono, ma solo a patto di essere invitato dal Comune e non da una sua componente politica. Ciò nonostante il sindaco di Sovico, Alfredo Colombo, ha contribuito a tracciare il quadro storico dell’evoluzione del progetto, mentre il presidente dell’Associazione medici per l’ambiente di Monza e Brianza, Filippo Viganò (ex sindaco di Albiate), ha illustrato i dati su inquinamento e traffico presenti in Brianza.



Oltre ad aver evidenziato il fatto che la provincia di Monza presenta il secondo contesto più densamente abitato in Italia dopo Napoli (2.095 residenti per kmq), con un tasso d’inquinamento molto elevato (pm10 superiore ai 45 microgrammi per metro cubo, cioè un valore superiore addirittura al bacino della Ruhr in Germania!) e che sta facendo crescere i casi di malattie respiratorie e tumori anche fra i minori, ha denunciato l’uso eccessivo dell’auto sul nostro territorio (604 veicoli per mille abitanti – Biassono, nella fattispecie, conta 6931 veicoli circolanti, cioè 581 auto ogni mille abitanti): Monza si colloca alle spalle solo di Brescia (657) e Varese (634), ma ben lontana da Milano (548), dove i mezzi pubblici aiutano molto a smistare i flussi di traffico.


Il testimone è poi stato raccolto da Sergio Zerbini, ideatore della rassegna sovicese Verdiamoci, che ha sostenuto la necessità di cambiare gradualmente le proprie abitudini di spostamento, facendo leva sui servizi di car pooling (previsti da Pedemontana stessa per il difficile periodo di cantierizzazione dell’autostrada), ma anche di bike-sharing. La condivisione del mezzo di trasporto, in un territorio dove il rapporto base è di un veicolo per una persona, ridurrebbe sensibilmente i quantitativi di auto in circolazione, consentendo risparmi sul carburante e maggiore socialità fra le famiglie. Ha concluso la prima fase degli interventi l’architetto Giorgio Beretta, illustrando una serie di slides con dati e modalità esecutive per l’allestimento di un Parco Urbano sui territori sostanzialmente liberi a est di Biassono (clicca qui).


La proposta portata avanti per conto di Lista per Biassono ha incontrato subito molti consensi, anche perché il problema maggiore, oggi, non è tanto modificare il tracciato di Pedemontana (ormai esecutivo), quanto organizzare le compensazioni su cui nessuno tende a parlare. Biassono stessa ha dovuto cedere a Pedemontana diversi suoi terreni liberi, proprio per meglio approntare il contenimento di un’autostrada che, sul tratto locale, correrà parzialmente in trincea (dal ristorante Ses Culon al fiume Lambro) e avrà una larghezza di fondo pari a 4 corsie. 



La bontà del progetto è stata confermata anche dal forte interesse espresso nei giorni successivi dallo stesso direttore di Pedemontana, tanto che lo stesso sindaco di Biassono ha ora deciso di convocare Lista per Biassono al fine di discutere sulle modalità d'azione: resta ancora un mese, circa, per sottoporre a Pedemontana un progetto preliminare sotto cappello amministrativo, in modo tale che i lavori di allestimento dell’autostrada possano procedere di pari passo a quelli di approntamento del Parco. 

Nel frattempo, il Lions Club di Canonica, per conto del nostro concittadino e socio Alberto Bianchi, ha voluto donare al Comune oltre 400 piante. Dal canto suo, il comitato vedanese Pedelontana ha avviato anche una raccolta di firme in sala civica, ma proseguibile anche on-line sul proprio sito (www.pedelontana.com), affinché enti ed istituzioni locali s’impegnino a completare il tunnel di raccordo dietro l’ospedale S. Gerardo di Monza, prima di avviare i lavori per l’allestimento della nuova strada provinciale Sp6 e di Pedemontana. Senza quest’opera, infatti, il traffico dirottato durante la cantierizzazione sulle strade locali rischia il collasso.

Questo, in breve, quanto emerso dall’incontro, che ha visto oltretutto manifestare forte insofferenza da parte dei cittadini, circa la scarsa informazione fatta precedentemente su Pedemontana, il mancato rispetto delle esigenze degli abitanti, l’impossibilità di approntare una risposta efficace proprio per la tendenza a discutere su singole problematiche territoriali, anziché offrire uno sguardo d’insieme sull’impatto dell’opera. 

LpB

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