Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 24 luglio 2016

PRO E CONTRO DELLE NUOVE ONEROSITA' COMUNALI

La delibera di Giunta n.81 dello scorso 7 luglio è destinata a passare agli annali non solo, ed esclusivamente, per l'introduzione di un contributo economico in caso di utilizzo di sale comunali in occasione di nozze civili, ma anche, e soprattutto, perché spalanca le porte all'onerosità, pro futuro, di tutta una serie di servizi resi dal pubblico.

Con apposito Regolamento verranno infatti d'ora innanzi individuate prestazioni “non rientranti tra i servizi pubblici essenziali” per le quali l'Amministrazione Comunale richiederà un contributo economico all'utente.

Il ricavato dalle consulenze o dai “servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari” sarà destinato: a) alla totale copertura dei costi sostenuti dal Comune; b) il 50% dei ricavi netti, per incrementare le risorse per la contrattazione decentrata del personale dipendente e dirigente del Comune; c) il restante 50% dei ricavi netti, al miglioramento dei saldi di bilancio.

Al momento il Regolamento appena varato contempla le seguenti tipologie di prestazioni:

1)     servizi di scorta a convogli eccezionali transitanti sul territorio comunale
2)    servizi di vigilanza aggiuntiva in occasione di attività/eventi organizzati da terzi
3)    servizi viabilistici aggiuntivi in occasione di attività/eventi organizzati da terzi
4)  celebrazioni di matrimoni civili presso le sale comunali (200 euro + IVA per i residenti; 400 euro + IVA per i non residenti. Fino ad ora la concessione della sala Civica per i matrimoni civili era gratuita nel caso in cui uno dei nubendi fosse residente a Biassono)
5)    servizi di consulenza

Trattasi di un primo elenco; la possibilità di aggiornare lo stesso viene infatti demandata alla Giunta, “che vi provvederà con proprio atto attenendosi ai principi del presente Regolamento” .

Per ogni singolo servizio viene determinato un contributo calcolato sulla retribuzione oraria lorda del personale impiegato nella prestazione, aumentata di una percentuale variabile tra il 30 ed il 50 per cento, nonché del costo di ammortamento e manutenzione dei beni di proprietà comunale necessari per l'esecuzione della prestazione.
Specifica richiesta va inoltrata, di norma 30 giorni prima dell'iniziativa, al Capo Settore responsabile del Servizio interessato.

Il Comune, a suo insindacabile giudizio, può rifiutare l'erogazione della prestazione; il pagamento del contributo deve essere versato anticipatamente.

A rischio anche le feste o manifestazioni che beneficiano del patrocinio dell'Amministrazione comunale: è infatti prevista la possibilità, per la Giunta, di inserire di volta in volta nel dispositivo della deliberazione del patrocinio, “la deroga, ovvero la considerazione che pur essendoci il patrocinio del Comune di Biassono, il Terzo che organizza dovrà pagare le tariffe per il servizio richiesto”.

Positiva la previsione che “sono escluse le prestazioni a favore di persone fisiche o giuridiche la cui attività e statuto, ove esistente, non si ispiri al rispetto dei valori costituzionali” (articolo 4, comma 5 del Regolamento).
Ciò dovrebbe scongiurare, se intendiamo bene, l'eventualità che l'Amministrazione comunale possa un domani fornire prestazioni a movimenti ed associazioni che si ispirano a principi quali il razzismo, il fascismo, la xenofobia, l'irredentismo o la secessione.
Chiudiamo con una precisazione ed una raccomandazione: la delibera in oggetto tocca materie che concernono la distribuzione di compensi incentivanti ai dipendenti ed agli incaricati di Posizione Organizzativa (anche in deroga, è detto, ai tetti di retribuzione di risultato).

Si rende pertanto indispensabile un confronto tra le parti sociali e l'immediata apertura di un tavolo di trattativa sindacale.

Le Amministrazioni passate ci avevano abituato ad atti unilaterali che poi degeneravano in impugnazioni e contenziosi infiniti. Ad oggi ci risulta che le organizzazioni sindacali dei dipendenti non sono state neppure contattate; non vorremmo si corresse il rischio di ulteriori procedimenti per comportamento antisindacale.

Che non sarebbe la prima volta per una Giunta biassonese a guida Lega Nord.    





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