Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 18 novembre 2012

S. ANDREA: LA PROVA DEL 9


Il dibattito pubblico “La croce di S. Andrea” aspetta al varco il cittadino biassonese. Indipendentemente dall’essere a favore o contro l’abbattimento della scuola elementare di via M. L. King, è questo un tema che eticamente tocca tutti e non accetta facili scuse per defilarsi. 

La scuola rappresenta forse uno dei pochi beni comuni in cui ciascuno di noi, oggi, possa ancora riconoscersi: perché tutti, o quasi, siamo stati alunni alle scuole elementari; perché sappiamo bene quale beneficio venga allo studio quando si dispone di spazi funzionali, ma in grado anche di mantenere un vivo legame con la natura circostante; perché la cultura, e il senso critico che da essa ne discende, sono elementi fondamentali per crescere una persona responsabile, capace di spendersi nella società per la difesa di valori e diritti universali.

Purtroppo Biassono si è abituata a trarre conclusioni troppo frettolosamente, dimostrando spesso di non avere né sufficiente pazienza per un’analisi acuta e ponderata, né tanto meno rispetto per l’opinione altrui.

I giorni di volantinaggio per promuovere l’iniziativa sono stati un banco di prova emblematico: al di là di quanti rifiutano anche solo di leggere un volantino che parli di un problema emerso nel proprio Comune, stupisce la celerità con cui si prende posizione: “la scuola è brutta, tiriamola giù!”; “la scuola ha un bel giardino, difendiamola”; “la scuola ha problemi strutturali, rifacciamola”; “a scuola ci va mio figlio, guai a chi la tocca!”.

Il gusto, l’emozione o l’interesse personale sembrano essere gli unici criteri attraverso cui oggi si sceglie, senza neppur basarsi su dati, cifre, tempistiche, modalità. Non è così che si fa politica. Non è così che si costruisce una società su solide fondamenta. E chi dà dell’ignorante o dell’approfittatore a un politico che siede in Parlamento, ma non è poi capace di spendere una parola o contribuire con un’idea al bene del proprio Comune, si pone esattamente sullo stesso piano di chi giudica tanto acrimoniosamente.

Forse abbiamo tutti bisogno di sedere ancora una volta dietro il banco di scuola, di mettere da parte un po’ della nostra arroganza e tornare a ragionare insieme sui quesiti scritti alla lavagna.

Il dibattito “La croce di S. Andrea” porterà al servizio della cittadinanza diversi contributi di professionisti del settore: architetti, insegnanti, studenti, sportivi. Non intende articolare il discorso da posizioni preconcette, dal momento che è pronto ad accogliere il contributo di ogni partecipante, ma non per questo si presenta senza il supporto di un’idea: la difesa di un edificio che rappresenta uno dei pochi elementi di rilevanza architettonica del territorio tuttora sopravvissuti; un simbolo identitario per numerose generazioni biassonesi; un’opportunità di rilancio per una politica contraria agli sprechi, alle speculazioni che antepongono il business dell’edilizia alla difesa del cultura, ma pensi anche in grande, valorizzando l’unicità del contesto storico-archeologico di S.Andrea.

Non ci dilunghiamo appositamente su questi temi.

Vogliamo ascoltiate con le vostre orecchie e commentiate con le vostre parole. Vogliamo vedere una sala civica colma di cittadini che abbiano idee, opinioni, passioni. Persone che, per una sera, vincano la pigrizia fisica e mentale di rifugiarsi nel proprio nido d’indifferenza. Persone che abbiano il coraggio di esprimersi e argomentare, anziché la codardia d’attendere il buio della notte, solo per strappare dai muri semplici locandine con cui si chiede un esame ormai inderogabile. Quello della vostra coscienza.

Vi aspettiamo presso la sala civica di Villa Verri: lunedì 19 novembre, dalle ore 21.15! 

                                                                                           Alberto Caspani

martedì 13 novembre 2012

ARIA NUOVA IN CONSIGLIO COMUNALE


Eolo torna a sbuffare. Come abbiamo già avuto modo di rilevare (clicca qui) pare che, da qualche tempo a questa parte, alcuni funzionari comunali abbiano deciso di recuperare e ritagliarsi quel ruolo di autentico protagonismo che istituzionalmente loro compete.

Non più meri esecutori dei desiderata degli amministratori di turno, ma rigidi ed inflessibili custodi della legittimità degli atti promananti dal Consiglio Comunale.

Non abbiamo ragione di ritenere che l'attuale "giro di vite" risponda esclusivamente alla necessità di mettere, in qualche modo, la mordacchia alle proposte di Lista per Biassono. L'unico schieramento che, attraverso le sue mozioni e le proposte di deliberazione raccolte ascoltando i cittadini di Biassono, sta cercando di scuotere il consiglio comunale dal suo atavico torpore di palazzo. 

Siamo pertanto fiduciosi che l'attuale corso possa servire a sconsigliare, per il futuro, l'emanazione di provvedimenti quali certe discutibili ordinanze sindacali (iscrizione anagrafica, phone center, burqua) che, in questi anni, si sono infrante contro il parere di legittimità del TAR Lombardia e/o del Prefetto. 

Felice Meregalli  

venerdì 9 novembre 2012

DIALOGO? NO, DECALOGO!



Con la presente lettera aperta, chiedo scusa al Venerabile e Illustrissimo Gran Maestro di Delizie Padane, Saggio Onnisciente del Terz’Occhio, Assessore Rosa profumata di Maggio, Nadia Beretta.

Ordunque, ecco gli incresciosi fatti.
 
Stamane, in occasione della campestre intercomunale cui partecipavano le scuole medie del circondario, mi sono presentato al cancello del centro sportivo per distribuire un volantino dal titolo ”La croce di S. Andrea”: triste sorte che incombe sulla scuola elementare dell’omonimo quartiere di Biassono, destinata a irreversibile demolizione in virtù del Piano di Governo del Territorio da poco adottato.

Pensavo, da ingenuo: chi meglio dei ragazzi che l’abbiano frequentata, e sicuramente apprezzata per l’esclusiva vicinanza al Parco di Monza, potrà capire lo scempio che comporterà il suo abbattimento?

Diamine, non avevo fatto i conti con l’oste! O meglio, con il Venerabile e Illustrissimo Gran Maestro di Delizie Padane, Saggio Onnisciente del Terz’Occhio, Assessore Rosa profumata di Maggio, Nadia Beretta. Dall’alto della sua lungimiranza, mi ha prontamente sconsigliato di organizzare manifestazioni di sorta, anche solo si tratti di distribuire semplici volantini, laddove ci si trovi in presenza d’inermi ragazzi.

Benevolmente, per non colpevolizzare troppo la nostra fallace idea, ci ha redarguito e informato che a Lei non pareva giusto quanto stessimo facendo, tanto più che il bruto volantinaggio avveniva non per la prima, bensì per la terza volta a Biassono.

Che sbadati! Proprio non ci avevamo pensato. Eh sì, chiediamo umilmente scusa.
Anzi, sa cosa potremmo fare, caro assessore?

Se volesse essere così gentile da stilare una lista delle cose che Lei ritiene le minoranze consiliari possano fare o no, disdicevoli o vietate che siano, gliene saremmo davvero grati.

Con il Decalogo Beretta – sempre che ci permetta d’intitolarlo a suo nome - anche il lavoro delle opposizioni diventerebbe più semplice; già me li vedo i capogruppo consiliari Caspani, Romagnoli e Colombo che, tutti trafelati, si telefonano scambiandosi i pareri balbettanti…” ..ma secondo te, visto che non trovo riferimenti nel Decalogo Beretta, potremo forse volantinare davanti alla residenza per anziani Anni Verdi?  E se la vicinanza del nuovo asilo nido mettesse in imbarazzo le paperelle gialle? Mah, meglio chiedere al nostro caro assessore: non vorrei ci restasse poi male”.

Finché saremo all’opposizione, Le promettiamo che ci lasceremo illuminare dal suo Virtuossisimo Decalogo, Venerabile Assessore!

Quando invece andrà Lei all’opposizione, e non credo manchi molto, non si preoccupi: lo cestineremo seduta stante.

Noi siamo di un’altra “scuola” di pensiero. Noi crediamo che il dialogo e il confronto siano il sale della democrazia e, soprattutto, che le opposizioni servano a controllare e stimolare chi governa. Non amiamo mettere il bavaglio a nessuno.

Fabrizio Baccenetti

mercoledì 7 novembre 2012

48: SINDACO CHE STRAPARLA


Siamo arrivati, ops!, abbiamo passato i 48 mila contatti nel nostro blog. Basta dare una occhiata rapida  al contatore che appare proprio qui sul nostro sito, a destra, ma chi si aspettava che al 47 qualcuno parlasse, è rimasto deluso.

Il sindaco Malegori, che dimostra invece di conoscere la “smorfia napoletana”, ha giustamente atteso che arrivassimo a 48 mila visite; dopodiché ha rilasciato la sua intervista al Giornale di Carate.

Dal momento che lo sport preferito della Lega Nord non è quello di fare il bene della comunità, bensì attaccare i gruppi di minoranza, non ha perso occasione per rappresentare SOLO i suoi elettori (si spera almeno quelli!), infischiandosene per l'ennesima volta del 49% degli elettori che non l'hanno votato (anche se ormai sospettiamo siano molti, molti di più...).  

Pomo della discordia, il concorso fotografico della neonata Associazione Gaetano Osculati, dal titolo: Biassono in dissolvenza”, immagini dei luoghi di Biassono minacciati dalla cementificazione o dagli stravolgimenti urbanistici - angoli, tradizioni o mestieri dimenticati e da riscoprire nel loro valore storico artistico o affettivo.

Il sindaco ci fa sapere che non ha digerito il titolo, là dove si parla di cementificazione; perbacco! 
Le cementificazioni son cose che si fanno, mica si dicono!

Il suo PGT ha messo in cantiere a Biassono 307.000 mq di nuove costruzioni, equivalenti a circa 1.000.000 di metri cubi di  cemento, ma non diciamolo, santo cielo!

A questo punto, visto il titolo del concorso fotografico, non ci ha visto più e - nella migliore tradizione della giunta sempre più appannata e paonazza - è partito l’attacco a Lista per Biassono e alla neonata associazione Culturale Gaetano Osculati (che a giudicare dalla pronta risposta, sa già il fatto suo).

Se 47 è il morto che parla, 48 è sindaco che straparla.

LpB

giovedì 1 novembre 2012

PROVINCIA MB: R.I.P.

Leggiamo sul Corriere della Sera di oggi che  “ Monza ritornerà sotto Milano, inglobata alla futura città metropolitana, quattro milioni di abitanti per 188 Comuni. È molto più che un'ipotesi: la decisone di abolire la giovane provincia brianzola è contenuta nella bozza di «riordino delle amministrazioni locali» che il Consiglio dei ministri discuterà mercoledì”.

Finalmente un po’ di saggezza e il ritorno alla razionalità, dopo l’ubriacatura del federalismo cialtrone e becero, che non ha fatto altro che moltiplicare i centri di costo, specie quelli della politica e dei politici s-pregiudicati sempre a caccia di poltrone e di prebende.

Basti pensare alla triste sorte di Villa Bossi a Biassono, svenduta alla Provincia di Monza e Brianza per uno dei tanti e quasi sempre inutili progetti di "distretti culturali" (eufemismo per dire semplicemente che il nostro storico palazzo secentesco sarà regalato e snaturato per far felici solo "ipotetici" imprenditori brianzoli), al quale il Comune dovrà però contribuire con almeno 1 milione di euro. 

Sempre il Corriere: “La novità è che, a differenza di quanto immaginato in un primo momento, Monza e la Brianza saranno accorpate all'area metropolitana milanese che nascerà il primo gennaio del 2014 al posto dell'attuale provincia. Nella bozza originaria dovevano invece finire incorporate nel territorio della maxi provincia settentrionale, in compagnia di Varese, Como e Lecco: Capoluogo? Como. Tanto vale allora, è il ragionamento che hanno fatto in tanti, finire sotto Milano. E così, salvo colpi di scena, sarà”.

Unendoci ai tanti diciamo: speriamo proprio sia così! L’esperienza maturata in pochi anni nella nostra neonata provincia di Monza e Brianza non brilla certo per virtuosismo presentando, invero, un  bilancio della prima Amministrazione Provinciale alquanto povero di risultati e ricco di sprechi: un Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) adottato ma sostanzialmente bocciato dalla Regione Lombardia, 500 milioni di euro spesi in soli 3 anni (di cui decine e decine per la sola sede), o meglio in mattoni, per la costruzione dell’ennesima sede faraonica e una Giunta Provinciale falcidiata dagli arresti e dalle indagini della Magistratura sull’operato -  presente e passato - di politici nostrani della maggioranza di centro-destra, imputati per gravi reati legati alla corruzione e a pericolose contiguità malavitose.

Parafrasando all’incontrario il vecchio  motto andreottiano c’è da sperare che il garantismo non abbia questa volta a deluderci e che “a pensar male ci si sbaglia”,  resta il fatto che, sotto il profilo politico e amministrativo, converrebbe ai cittadini disfarsi al più presto di questo ennesimo e inutile “poltronificio” che già dopo pochi mesi dall’insediamento si è riempito, come si temeva, non di amministratori impegnati a promuovere il cosiddetto “territorio”, ma di amministratori infedeli intenti a curare solo i loro interessi più o meno leciti.

Forza, dunque, con la grande Milano, ci viene da dire; un passo significativo verso la costruzione di una metropoli moderna, della profittevole appartenenza alla quale, andare orgogliosi.

Una metropoli efficiente, una grande Smart-City ci verrebbe da immaginare, all’altezza dei tempi e delle sfide della globalizzazione che si gioca tra territori e città che, a livello planetari,o hanno tutte una dimensione metropolitana.

Piccolo non è bello, è solo poco competitivo, scarsamente efficiente e alla lunga insostenibile;  vale per il sistema delle imprese così come per le aree urbane: la logica del piccolo orticello e del campanile hanno fatto il loro tempo.  

LPB

giovedì 25 ottobre 2012

IL TAI CHI METTE RADICI


Sì, sì...avete capito bene! Inizieremo a raccogliere i nominativi di chi, in futuro, vorrà ritrovarsi liberamente in piazza Libertà, ogni domenica mattina, per avvicinarsi alla pratica del Tai Chi. Verrà creata una mailing list per autogestirsi, stare in contatto con altri appassionati, accordarsi sui giorni di ritrovo per fare ginnastica insieme e scambiarsi opinioni tramite un'apposita pagina Facebook. 

Grazie alla disponibilità del maestro Attilio Carotenuto, si sta poi valutando la possibilità di attivare a breve corsi specialistici anche a Biassono, destinati a chi desiderasse approfondire quest'antica forma d'arte orientale!   

Allora, che aspetti? Vieni a trovarci domenica per un brindisi in compagnia! 

                                                                  Tai Chi Fan Club di Biassono 

domenica 21 ottobre 2012

ALLA RICERCA DEL PUNTO G


Da Pgt a Pct. L’approvazione a fine settembre del Piano di Governo del territorio di Biassono, lo strumento di pianificazione urbanistica per i prossimi 30 anni, non ha contribuito a cambiarne l’impostazione originale di una virgola, ma di una lettera almeno sì: da oggi dovremo chiamarlo PIANO DI CEMENTIFICAZIONE DEL TERRITORIO.

Di fronte ai rilievi critici delle opposizioni, della Provincia di Monza e Brianza e dell’Ufficio tecnico comunale, i consiglieri della Lega Nord hanno ignorato tutto e tutti, finendo per approvare in completa solitudine un documento che rispecchia solo la loro volontà e farà felici gli speculatori del territorio.

Persino l’apposita Commissione PGT non è stata coinvolta nell’esame delle 77 osservazioni presentate, di cui ben 11 erano state depositate dalla sola Lista per Biassono.

Mesi di lavoro, confronto critico, dialogo con i cittadini e studio del territorio, accompagnati da 7 banchetti tematici in paese, dalla distribuzione di 5mila opuscoli informativi (dal momento che l’amministrazione comunale se n’è beatamente lavata le mani), cui va aggiunta l’abbondante e ripetuta pubblicazione di materiale d’approfondimento sul blog Biassono in Progress, sono stati brutalmente liquidati così:

Osservazione non accolta. In contrasto con obiettivi e strategie del PGT, così come definite nel Documento di Piano (vol II, cap. 1) e con le relative prescrizioni contenute nelle schede degli Ambiti di Trasformazione”. 

Una frase che rimarrà storica: burocratica e totalmente illogica, dietro cui si nasconde l’incapacità della Lega Nord di rispondere alle istanze dei biassonesi.

Non ci aspettavamo certo che la giunta leghista approvasse qualche nostra osservazione ma, almeno, che fornisse delle risposte motivate e sensate alle stesse.

Niente di tutto ciò; ma il fatto più sconcertante rimane la “furbata” per aggirare l’osservazione da noi avanzata e poi ribadita dalla stessa Provincia, inerente le aree ad ovest del paese interessate dalle previsioni edificatorie dell' AT1 (Ambito di Trasformazione 1).

Dopo la denuncia dell'inutile e insensato consumo di suolo, tale da rendere illegittimo l’intero PGT in quanto in contrasto con la normativa vigente, ecco come la Lega Nord aggirerà il problema.

Apparentemente vengono accolte le richieste della Provincia, riducendo la Superficie Lorda di Pavimento (SLP) di 2/3 (da 180mila a 60mila mq), ribadendo però che: "in sede di formazione del piano ...potrà essere ammessa una SLP maggiore, pur nel rispetto del limite massimo indicato in sede di VAS".

Dopo la realizzazione della Pedemontana e della nuova Provinciale SP6, destinate a devastare ulteriormente il territorio, si cercherà cioè di completare l’opera per pezzettini. Risultato: IL CONSUMO DI SUOLO, SEPPUR FRAZIONATO, AVANZERA' COMUNQUE OLTRE L'80%.

Nonostante il tentativo d’imbavagliare la nostra voce, attraverso la convocazione dell’ultimo consiglio comunale nell’unico giorno d’indisponibilità del nostro rappresentante, Lista per Biassono non può rimanere in silenzio davanti ad uno scempio devastante.

A difesa dell’interesse generale dei cittadini biassonesi stiamo perciò valutando la possibilità di un RICORSO presso le sedi competenti.

                                                                                                             LpB

martedì 16 ottobre 2012

PIU' PEDIBUS, MENO CO2!


Il Pedibus è un progetto nato in Danimarca negli anni '90 con lo scopo di promuovere l'esercizio fisico nei bambini.
Si tratta di una mobilità alternativa finalizzata all'educazione di una cultura ambientale e salutistica.
E' organizzato come un vero e proprio autobus, con fermate, orari, “autista”, “controllore” e regolamento e trasporta i bambini dalla fermata più vicina a casa fino alla scuola in modo sicuro, ecologico e salutare.

Il progetto si è rivelato utile, inoltre, per promuovere la socializzazione e l'autostima dei bambini e, cosa non secondaria, per ridurre il traffico veicolare nei pressi delle scuole.
L'organizzazione è curata dai Comuni, ASL, Scuole o Associazioni ed è generalmente affidata a volontari che assicurano il servizio.

Ecco come l'allora Assessore alla Cultura del Comune di Arcore, Raffaele Mantegazza, illustrava sull'informatore comunale (02/2012) l'esperimento in atto nel comune a noi vicino:
“i bambini vanno a scuola a piedi, in gruppo, accompagnati da un genitore “autista” e da un genitore “controllore” seguendo un percorso ed un orario stabilito e raccogliendo i bimbi alle fermate predisposte lungo il cammino.
I genitori, in qualità di volontari accompagnatori, costituiscono il presupposto irrinunciabile del progetto. 
Il tragitto verso la scuola dà la possibilità ai bambini di socializzare, iniziando la giornata con un po' di esercizio fisico, acquisendo abilità pedonali che serviranno in seguito per affrontare il traffico cittadino.

La realizzazione del Pedibus aiuta a trasformare il paese, che diventa più accogliente e sicuro, i genitori divengono soggetti attivi coordinandosi per vigilare e controllare i percorsi casa/scuola e sollecitando l'Amministrazione Comunale ad intervenire creando percorsi ed aree pedonali sicure, nell'ottica di una mobilità pensata anche per chi non predilige l'utilizzo esclusivo della propria autovettura”.

Senza considerare, infine, la quantità di CO2 non prodotta grazie al Pedibus.

Si tratta di una piccola azione quotidiana, ma può diventare un segnale positivo per la partecipazione attiva e l'educazione sui temi:

-      della cittadinanza
-      della sicurezza
-      dell'ambiente
-      della salute

Lista per Biassono, proseguendo nella sua azione di stimolo e punta a presentare nel prossimo Consiglio Comunale una mozione atta ad istituire, col coinvolgimento di enti, associazioni e cittadini interessati, il servizio di Pedibus anche nel nostro Comune.

Felice Meregalli

domenica 14 ottobre 2012

TAI CHI DAY: FINALMENTE!

Ebbene sì, buona la seconda! Nonostante le paure, i sospetti e gli anatemi della giunta leghista, la dimostrazione di Tai Chi lanciata da Lista per Biassono si è svolta senza blocchi di traffico o passeggini ribaltati. Ritrovatisi davanti al municipio questa mattina, domenica 14 ottobre, gli "sfrattati" del Tai Chi sono riusciti a cancellare una delle pagine più buie degli ultimi mesi: il primo tentativo di far conoscere l'arte del Tai Chi nei giardini di Villa Verri, lo scorso luglio, si era infatti concluso dopo pochi minuti dall'avvio, per via dello sgombero dei volontari da parte della Polizia municipale. 

Ragioni di sicurezza pubblica (sic!). 

Peccato che il Tai Chi sia una delle forme più innocue di cura del corpo e dell'anima, che punta a ricreare un equilibrio armonico con gli elementi della natura e dell'ambiente circostante. Ecco perché restiamo convinti che pure i nostri amministratori dovrebbero unirsi alla prossima lezione, in calendario per il prossimo 28 ottobre, sempre a Biassono (confermeremo la sede e l'orario sempre su questo blog).

Oggi una sessantina di volontari hanno dimostrato che, persino a Biassono (più o meno, visto che le attività si sono svolte a Costa Alta, nel Parco di Monza), è possibile costituire un gruppo in grado di ritrovarsi spontaneamente nei week-end, per coltivare il Tai Chi in compagnia e in spazi pubblici. Nella speranza che presto possano essere attivati anche corsi professionali sul nostro territorio, la prima pietra è stata gettata. Anzi, chi volesse familiarizzare meglio, può presentarsi ogni domenica mattina, dalle 10.30 in poi, alle spalle della Villa Reale, dove molti appassionati già da tempo si ritrovano insieme al maestro Attilio Carotenuto per muovere i primi passi insieme.

Basta chiacchiere! A voi una carrellata d'immagini dedicata al 1° Tai Chi Day di Biassono, curata dalla fotografa Matilde Castagna.

Buona visione e alla prossima! Vi aspettiamo numerosi!

LpB