Al
peggio non c'è mai fine; dopo il Tai Chi, il Consiglio Comunale.
Ostruzionismo
è definito il disegno messo in atto dai gruppi, generalmente di opposizione,
per ritardare od impedire l'approvazione di una legge o di un provvedimento.
A
Biassono assistiamo ad un nuovo fenomeno: l'ostruzionismo sì, ma della
maggioranza.
Non
paghi di aver rasentato il ridicolo planetario con il divieto di praticare in
luogo pubblico l'antichissima arte cinese, i nostri impavidi amministratori
hanno spostato la loro artiglieria sui lavori dell'Aula Consiliare.
Venerdì
sera si svolgerà l'ultimo Consiglio Comunale prima della pausa estiva.
Come
sempre, Lista per Biassono si era preparata con il proprio contributo di
proposte e discussione.
Per
tempo erano state depositate tre interrogazioni a risposta scritta (gestione
centro sportivo, abbattimento inquinamento acustico, motivazioni di legge circa
il diniego alla pratica del Tai Chi) e tre proposte di deliberazione (ripresa
audiovisiva delle sedute del Consiglio Comunale, istituzione di un registro
delle unioni civili, raccolta delle dichiarazioni di testamento biologico).
Del
tutto, solo le prime due interrogazioni sono state iscritte all'ordine del
giorno.
E
questo grazie a bizantinismi ed alla malcelata volontà di assegnare alle
proposte di Lista per Biassono un percorso il più accidentato possibile.
Ora,
se può essere perfino lodevole l'intenzione di voler pedissequamente seguire i
dettami dei vari Regolamenti, tale comportamento deve valere per tutti.
Purtroppo
invece, anche nella gestione dei lavori consiliari, il Sindaco si comporta come
il capo di una fazione assediata e non invece come il Presidente del Consiglio
Comunale che sarebbe tenuto ad agire, con animo sereno e sgombro da pregiudizi,
al fine di salvaguardare i poteri e le prerogative di tutti i Consiglieri.
E
così, nella stessa serata, verrà portato all'approvazione un corposo
“Regolamento per la disciplina dell'uso e della gestione degli impianti e dei
beni di proprietà dell'Amministrazione Comunale di Biassono destinati ad
attività sportive” senza che lo stesso sia stato sottoposto al vaglio della
competente Commissione (il cui parere, ancorché consultivo, è espressamente
previsto dal comma 4 dell'art. 30 del regolamento del Consiglio Comunale).
E
così, ancora oggi, per le proprie interrogazioni Lista per Biassono è in attesa delle risposte scritte da parte
dell'Amministrazione, che avrebbe dovuto provvedere nel termine
(abbondantemente superato) di dieci giorni.
Gli
esempi potrebbero continuare ma, per carità di patria, preferiamo fermarci qui.
Potremmo
buttarla sul ridere, ben sapendo che il movimento che governa Biassono alle
prossime elezioni politiche si scioglierà come neve al sole.
Riteniamo,
invece, sia quantomai opportuno lanciare un segnale di pericolo e di vigilanza
ai cittadini biassonesi.
Per
quello che sta avvenendo sul territorio e nelle sedi istituzionali.
Felice
Meregalli
Nulla di nuovo sotto il sole. Loro hanno bloccato la lezione in Villa Monguzzi e la Lega Nord con il Borgomastro sono finiti su molti giornali locali e non hanno fatto di certo bella figura. Questa non è altro che la risposta al "dispetto" che gli è stato fatto. Sono dei bambini e come tali ragionano,ma hanno l'aggravante di essere adulti e dovrebbero avere un pò di sale in zucca (il condizionale in questo caso è quanto mai d'obbligo),non sanno ammettere i proprio errori e proprio come dei bambini si divertono a provocare per vedere poi chi avrà la meglio. Ovviamente noi siamo più scaltri e dobbiamo dimostrarci tali senza abbassarci ai loro giochetti e ai loro stratagemmi da quattro soldi.
RispondiEliminaTemo che Simone Snoopy sottovaluti il problema.
RispondiEliminaIl comportamento della giunta leghista non è da "bambini" ma da persone che non avendo più nulla da dire a livello politico, non potendo sbandierare traguardi raggiunti nè a livello nazionale nè locale, o si inventano una nuova favola; dopo la Padania possono provare con Topolinia, oppure se non vogliono che tutti si accorgano che il re è nudo, devono per forza far tacere le opposizioni in tutti i modi.
Usando anche modi non propriamente democratici.
E' qui che nasce la guerra al tai-chi e le dichiarazioni del sindaco Malegori di controllare con le "pinze" TUTTE le iniziative di Lista per Biassono.
Daltronde, questa voglia di fare il gendarme a Biassono, i nostri sindaci l'hanno sempre avuta: con la scusa di far rispettare la legalità possono vestire i panni dello sceriffo, buono o cattivo non importa, l'importante è il distintivo.....e tutti zitti!
P.P.
questo fa' paura, di solito per far tacere il dissenso (dissenso dei cittadini liberamente e pacificamente espresso, dissenso delle opposizioni democraticamente espresso nelle sedi istituzionali) le maggioranze che non sanno rispondere alle richieste dela cittadinanze, senza argomenti, preferiscono utilizzare risposte 'fisiche' (manganelli, minacce, olio di ricino, stato di polizia, episodi come accaduto alla scuola "Diaz" come a Genova dieci anni fa...).
EliminaNel 1922 i cittadini italiani non hanno fatto sufficiente attenzione ai segnali premonitori, 90 anni dopo spero che almeno i cittadini biassonesi vigilino quanto basti...
Federica
Io trovo molto inquietanti le osservazioni di Federica ma tragicamente calzanti. Forse per troppo tempo abbiamo catalogato le bravate di questa amministrazione come semplice goliardia è giunta l'ora di denunciarle per quello che sono: veri e propri soprusi. Come sta facendo Lista per Biassono. E' un vero peccato che le altre forze democratiche, che credo almeno formalmente siano ancora presenti a Biassono, siano così silenziose.
EliminaAntonella
Io penso che le frasi di Federica possono inquietatare un pò se, come è successo a me, istantaneamente pensi al silenzio assordante di tanti leghisti (sempre-perennemente-incazzosi) biassonesi. Ma da quel silenzio molti leghisti usciranno ... in positivo . E poi abbiamo tutti intorno amministrazioni che vivono nuove primavere dopo l'orgoglioso quanto medioevale revival longobardesco di questi anni e, solo un pò più in là, tutto un Paese un pò meno sprovveduto. Quindi, parafrasando una vecchia canzone di Ivan Della Mea prepariamoci a prendere a calci questi capetti barbari manco per niente sognanti che si sono posizionati, con le loro pance e culi, primi nella fila, davanti a tutti, a portata della punta delle nostre scarpe e su con la vita.
RispondiEliminaD.E.