Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 9 novembre 2014

UN FANTASMA CATALANO IN VILLA VERRI!


E due. Nell’arco di poche settimane la caserma dei Carabinieri di Biassono mi ha visto apparire alla sua porta per un motivo apparentemente identico: un esposto contro l’affissione di bandiere inopportune e illegittime sul fronte del municipio…per mano d’ignoti. 

Era capitato in occasione del referendum per l’indipendenza della Scozia britannica (bocciata poi dai suoi stessi cittadini, nonostante la croce di S. Andrea si stagliasse orgogliosa su Villa Verri), è avvenuto di nuovo ieri, 9 novembre, a sostegno del fantomatico referendum per l’indipendenza della Catalogna spagnola. 

Due consultazioni in realtà ben diverse: se la prima aveva ottenuto almeno l’avvallo istituzionale del governo britannico, il secondo si è svolto al di fuori di ogni riconosciuta legittimità. Eppure, non paga d’ingoiare sconfitte, la solerte Lega Nord di Biassono ha scelto di sostenere un’altra causa che ben poco ha da spartire con la visione di una Lombardia popolata da barbari cornuti. 

E’ vero: fiutato il vento contrario, questa volta la bandiera è stata prudentemente distesa sul balconcino centrale della Villa, anziché direttamente sul pennone, aggrappandosi alla sin troppo generosa e tollerante interpretazione del segretario comunale Francesco Miatello circa i regolamenti in materia, che in realtà dicono tutt’altro: né bandiera scozzese, né bandiera catalana hanno diritto d’esibizione sulla Casa di tutti i cittadini biassonesi, sull’edificio che rappresenta l’istituzione del popolo italiano. 

Eppure l’arroganza della Lega Nord ha voluto prendersi gioco e infierire ancor più sulla dignità dei cittadini, giunti a segnalarmi l’accaduto a più riprese. In un confronto avuto personalmente col segretario Miatello in consiglio comunale, lo stesso aveva infatti riconosciuto l’affissione della bandiera scozzese sul municipio “quanto meno discutibile”, impegnandosi a vigilare affinché episodi simili non si ripetessero a Biassono, generando motivi di conflittualità. Come dire: chiudiamo un occhio stavolta e mettiamoci una pietra su. 

A sua volta, la Lega Nord aveva dichiarato alla stampa di voler sì affiggere anche la bandiera catalana, ma all’ingresso della propria sede partitica, non certo sulla facciata del municipio (ulteriore riprova dell’utilizzo di una causa straniera per finalità politiche di parte). 

Risultato: bandiera catalana in bella mostra sul municipio domenica mattina, con un segretario comunale lesto a sgattaiolare senza commenti al mio invito di fotografare quanto non sarebbe dovuto certo apparire lì. E la Lega Nord? Come di consueto ha mantenuto fede alle proprie promesse, osservando la bandiera col tipico stupore di chi si chiede: “Toh, ma quale birboncello sarà mai stato?”. 

Già, perché a detta del personale amministrativo, proprio è impossibile sapere chi sia il responsabile di tali inusitati gesti: il “flag-man” filoscozzese, l’uomo in carne e ossa responsabile della prima affissione, resta a tutt’oggi un mistero più fitto della notte del DC9; qualcosa ci dice potrebbe accadere esattamente lo stesso nel caso della bandiera catalana. Confidiamo però nella solerzia e nell’impegno del nostro segretario comunale, fra i cui doveri è appunto quello di far luce sui misteri di Villa Verri, ben prima che intervenga il Prefetto. Se c'è un responsabile, o ci sono più responsabili, Lista per Biassono ne vuole il nome e vuole altresì che si prendano adeguate misure nei suoi o nei loro confronti. Anche perché, a furia di spendere soldi per far fronte a ricorsi legali e dovendo attingere al fondo riserva per generosissime beneficenze, oggi la nostra amministrazione non ha più neppure un euro per ingaggiare gli infallibili ghostbusters. Gli acchiappa-fantasmi catalani.
Alberto Caspani
Capogruppo di Lista per Biassono   

3 commenti:

  1. A questa stregua ogni cittadino ha il diritto di esporre, a turno, la bandiera della città-stato che più gli sta a cuore: dall'Ossezia all'Abkazia o la Cecenia, dall'Azawad alla Transnistria e, perché no ? La bandiera della Palestina!
    Dove si può prenotare il posto sul balcone?

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  2. Perchè non chiediamo al Sindaco di esporre la bandiera della Pace?
    Prima però conviene consultare il Direttore Generale del Comune, che ci spiegherà trattarsi di bandiera o di vessillo.
    Non se ne può propio più dell'arroganza di questi "Signori".

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  3. Oggi alle 8.30 passo davanti al Comune e vedo la fatidica bandiera,ripasso vero le 15 ed è stata rimossa da mano ignota! Qualche rimorso di coscienza,se ancora ne hanno una?

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