Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

lunedì 4 luglio 2016

DUE QUESITI PER IL NUOVO SINDACO

INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE LISTA PER BIASSONO
IN TEMA DI RINUNCE E TRANSAZIONI

Rammentiamo ancora oggi la seduta di Consiglio Comunale del 2012 nel corso della quale la passata Amministrazione ha magnificato la stipula dell'atto di transazione tra il Comune di Biassono ed i dipendenti comunali nominati responsabili di servizio. Atto di transazione approvato, per quanto di competenza, con delibera della Giunta n.75 del 12.07.2012.

In essa si poteva leggere che le Parti, a fronte di una richiesta pari ad euro 103.929,91, dopo varie trattative avevano definito uno schema di accordo che, "quantifica una spesa complessiva di euro 49.533,46 che, con gli oneri di legge a carico dell'Ente, raggiunge l'importo di euro 66.028,10 con un evidente e sostanziale vantaggio economico per l'Amministrazione comunale".

In essa veniva inoltre considerato che "con il ricorso alla conciliazione transattiva è possibile trovare un accordo in grado di SALVAGUARDARE L'IMMAGINE e contenere le spese del Comune di Biassono".

In essa si stabiliva che l'istituto della transazione "è un modo semplice, rapido ed economico per risolvere le liti, trovando un accordo pacifico senza conseguire una sentenza, con notevole dispendio di spese legali che graverebbero sul bilancio del Comune di Biassono".
In essa si sanciva, infine, che "la transazione PRODUCE TRA LE PARTI GLI STESSI EFFETTI DI UNA SENTENZA PASSATA IN GIUDICATO".

Alla luce della recente vicenda che ha riguardato la ex dipendente Angela Galbiati, possiamo sostenere, senza tema di smentita, che mai affermazioni appaiono più azzardate ed avventate.
L'intera questione, poi, proietta ulteriore opacità sul modo in cui sono stati gestiti, all'interno del Comune, i rapporti di lavoro e sindacali coi dipendenti, problematica che già avemmo occasione di denunciare a più riprese nel corso della passata amministrazione.

Tutto ciò premesso, Lista per Biassono chiede al Sindaco ed alla Giunta di spiegare:

1) il motivo per cui l'accordo transattivo del 2012 avrebbe dovuto "salvaguardare l'immagine" dell'Amministrazione Comunale?


2) se si è ancora certi, alla luce della recente sentenza di primo grado che ha visto soccombente l'Amministrazione comunale, che la forma di transazione effettuata comporterà effettivamente "un evidente e sostanziale vantaggio economico per l'Amministrazione comunale"?

3) per quale ragione, e quale consulente legale ha suggerito che, per transigere una vertenza annosa e d’importo non indifferente per le casse comunali, fosse indicato l'istituto della conciliazione transattiva non in sede protetta?

4) per quale ragione non è stata intrapresa la strada della conciliazione in sede sindacale o con l'intervento della Direzione Territoriale del Lavoro, idonea a sottrarre il lavoratore a quella condizione di soggezione rispetto al datore di lavoro che rende sospette di prevaricazione da parte di quest'ultimo le transazioni e le rinunce intervenute nel corso del rapporto di lavoro?

5) quali, una volta conosciute le motivazioni della sentenza del Giudice del Lavoro, le intenzioni dell'Amministrazione comunale in ordine all'eventuale impugnazione della stessa?

6) considerato infine che, giusto il disposto del'art. 2113 cod. civ., i lavoratori potrebbero impugnare l'atto di rinuncia entro 6 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro se la sottoscrizione è avvenuta in costanza dello stesso, quale la previsione, anche in chiave di accantonamento a Bilancio, per gli altri 6 responsabili di servizio ancora in attività?

Ai sensi dell'articolo 31 c.2 del Regolamento del Consiglio Comunale, alla presente interrogazione si chiede risposta scritta. 

INTERROGAZIONE DI LISTA PER BIASSONO
IN MERITO ALLA DEDICA DEL PONTE BIASSONESE SUL LAMBRO A ROBERTO ALBANESE

In data 24.03.2016, il consiglio comunale ha approvato a maggioranza la mozione di Lista per Biassono, nella quale l’allora sindaco Piero Malegori s’impegnava a prendere contatto con l’amministrazione comunale di Lesmo e del Parco Valle Lambro, al fine di coinvolgere entrambi gli enti nell’iniziativa di dedica del ponte biassonese sul fiume Lambro all’ecologista e pacifista brianzolo Roberto Albanese;

Tenuto conto che, per bocca dell’allora assessore ai Lavori Pubblici Silvano Meregalli, l’amministrazione comunale aveva fra l’altro assicurato che avrebbe portato avanti il progetto, anche in forme differenti, nel caso gli enti esterni coinvolti non avessero sposato l’iniziativa;

Preso già atto della disponibilità della famiglia e delle associazioni vicine a Roberto Albanese a collaborare all’iniziativa, al fine di facilitare il procedimento di dedica del ponte ubicato in prossimità dell’oratorio delle Cascine;

Lista per Biassono chiede al sindaco Luciano Casiraghi e alla giunta tutta d’illustrare:
  1. 1)  Quali passi sono stati intrapresi sino a oggi per ottemperare agli impegni assunti attraverso la mozione del 24.03.2016;

  2. 2)  In che modo si è pensato o si pensa di raccogliere la collaborazione degli altri enti coinvolti nel progetto o dichiaratisi disponibili a partecipare allo stesso;

  3. 3)  Che tipo di targa o forma di nomenclatura saranno adottate e quale cerimonia organizzata per dedicare il ponte suddetto a Roberto Albanese? E attraverso quali risorse?

  4. 4)  Quali e quanti sono gli enti, le associazioni e i volontari che hanno aderito a oggi al progetto e in che modo gli stessi intendano contribuire;

  5. 5)  Che cosa ha impedito sino a oggi di realizzare la cerimonia di dedicazione e in che data o periodo stimato la stessa potrà aver luogo;

  6. 6)  Che tipo d’iniziative saranno prese per informare la cittadinanza e il territorio relativamente all’evento di dedica;
Ai sensi dell'articolo 31 c.2 del Regolamento del Consiglio Comunale, alla presente interrogazione si chiede risposta scritta. 

1 commento:

  1. Più che altro, bisogna chiedere all'amministrazione co che criterio vengono scelti i legali cui affida la sua tutela. Bisognerebbe verificare la preparazione di quell'avvocato che ignora che un accordo transattivo tra lavoratore e datore di lavoro, al di fuori delle ipotesi consentite dalla legge, è del tutto inefficace. Ovvero ancora la preparazione di quello che, non piuù tardi di due anni fa, riuscì ad ottenere che il Comune di Biassono non fosse ammesso come parte civile nel cd. processo Autodromo.

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