I residenti di via Europa, da un decennio almeno, vivono una
situazione quanto mai disagiata relativamente alla mancata manutenzione dei
marciapiedi (non sono mancate rovinose cadute con conseguenze abbastanza gravi!),
oltre alla pessima illuminazione in loco. Le condizioni sono ormai quelle di
una periferia completamente abbandonata a se stessa.
Eppure gli abitanti della zona, al pari della maggioranza
dei cittadini di Biassono, pagano le tasse e pure profumatamente, visto che la
TASI (tassa sui servizi) viene versata regolarmente.
Per quanto riguarda la manutenzione dei marciapiedi possiamo
solo aspettarci, con l’arrivo dell’inverno, un ulteriore deterioramento:
ghiaccio ed acqua stanno consumando progressivamente tutto l’asfalto, tant’è
che camminare in via Europa avvicina l’esperienza a un fuori pista sterrato.
Circa le luci, la situazione è altrettanto pietosa: lungo
l’intera la via solo un paio di lampioni “fanno il loro dovere”. Uno è spento, di un altro esiste soltanto il
palo, altri ancora sono completamente nascosti dai rami degli alberi, ai quali
non viene fatta manutenzione da tempo immemore. L’ultimo taglio, predisposto
per un solo albero dopo un forte temporale, è avvenuto a seguito della caduta
di un ramo, finito per fortuna sulla recinzione di un condominio senza provocare
danni alle persone. Il taglio, tuttavia, è stato realizzato unicamente per la
segnalazione di un abitante della zona.
Allora mi domando: qual è il potere contrattuale del Comune
di Biassono nei confronti della società
che gestisce la pubblica illuminazione? Continuiamo forse a pagare per un servizio
che questa non ci fornisce? Credo che chiunque di noi, qualora si trovasse
senza corrente elettrica in casa, sospenderebbe immediatamente il pagamento
della bolletta: perché un Comune non può pretendere che il servizio venga
erogato? E che i lampioni rotti vengano riparati?
Sull’altro versante mi chiedo, di conseguenza, perché mai il
Comune non intervenga a sistemare le piante che oscurano i pochi lampioni funzionanti
e a riparare il marciapiedi.
Nessuno nega la carenza di fondi, o comunque l’impossibilità
di ampliare la spesa da parte dei Comuni, però non si può fare a meno di notare
come spesso preziose risorse vengono impiegate senza criterio alcuno, mostrando
fra l’altro un evidente incapacità di gestire il patrimonio pubblico con
efficacia (troppe le cause pendenti, immensi i crediti inesigibili dichiarati
dalla stessa amministrazione, senza dimenticare le condizioni di favore a chi
si propone di gestire edifici pubblici...).
Oggi l’offerta culturale e i servizi sociali del Comune non
sono assolutamente all’altezza di un paese delle nostre dimensioni: un
cittadino normale si aspetterebbe che il decoro urbano, almeno, venisse curato
a dovere; se non altro per non compromettere la sicurezza dei cittadini. Purtroppo
siamo costretti a constatare che neppure su questo versante siamo messi bene.
Una residente di via Europa
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