Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 21 settembre 2016

CRISTO SI E' FERMATO IN VIA EUROPA

I residenti di via Europa, da un decennio almeno, vivono una situazione quanto mai disagiata relativamente alla mancata manutenzione dei marciapiedi (non sono mancate rovinose cadute con conseguenze abbastanza gravi!), oltre alla pessima illuminazione in loco. Le condizioni sono ormai quelle di una periferia completamente abbandonata a se stessa.

Eppure gli abitanti della zona, al pari della maggioranza dei cittadini di Biassono, pagano le tasse e pure profumatamente, visto che la TASI (tassa sui servizi) viene versata regolarmente.

Per quanto riguarda la manutenzione dei marciapiedi possiamo solo aspettarci, con l’arrivo dell’inverno, un ulteriore deterioramento: ghiaccio ed acqua stanno consumando progressivamente tutto l’asfalto, tant’è che camminare in via Europa avvicina l’esperienza a un fuori pista sterrato.

Circa le luci, la situazione è altrettanto pietosa: lungo l’intera la via solo un paio di lampioni “fanno  il loro dovere”. Uno è spento, di un altro esiste soltanto il palo, altri ancora sono completamente nascosti dai rami degli alberi, ai quali non viene fatta manutenzione da tempo immemore. L’ultimo taglio, predisposto per un solo albero dopo un forte temporale, è avvenuto a seguito della caduta di un ramo, finito per fortuna sulla recinzione di un condominio senza provocare danni alle persone. Il taglio, tuttavia, è stato realizzato unicamente per la segnalazione di un abitante della zona.

Allora mi domando: qual è il potere contrattuale del Comune di Biassono nei confronti  della società che gestisce la pubblica illuminazione? Continuiamo forse a pagare per un servizio che questa non ci fornisce? Credo che chiunque di noi, qualora si trovasse senza corrente elettrica in casa, sospenderebbe immediatamente il pagamento della bolletta: perché un Comune non può pretendere che il servizio venga erogato? E che i lampioni rotti vengano riparati?

Sull’altro versante mi chiedo, di conseguenza, perché mai il Comune non intervenga a sistemare le piante che oscurano i pochi lampioni funzionanti e a riparare il marciapiedi.
Nessuno nega la carenza di fondi, o comunque l’impossibilità di ampliare la spesa da parte dei Comuni, però non si può fare a meno di notare come spesso preziose risorse vengono impiegate senza criterio alcuno, mostrando fra l’altro un evidente incapacità di gestire il patrimonio pubblico con efficacia (troppe le cause pendenti, immensi i crediti inesigibili dichiarati dalla stessa amministrazione, senza dimenticare le condizioni di favore a chi si propone di gestire edifici pubblici...).


Oggi l’offerta culturale e i servizi sociali del Comune non sono assolutamente all’altezza di un paese delle nostre dimensioni: un cittadino normale si aspetterebbe che il decoro urbano, almeno, venisse curato a dovere; se non altro per non compromettere la sicurezza dei cittadini. Purtroppo siamo costretti a constatare che neppure su questo versante siamo messi bene.

Una residente di via Europa

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