Talmente "passiva", da passare inosservata. Con la determinazione n. 347 del Settore Finanziario, lo scorso luglio è stato varato il "progetto di recupero risorse finanziarie e messa in sicurezza della fiscalità passiva" del Comune di Biassono. Provvedimento che cambia sensibilmente gli equilibri della gestione pubblica, ma rispetto al quale nessuno ha profferito verbo.
Dipenderà forse dall'aspetto troppo tecnico del tema, o forse dall'atavica diffidenza italiana nei confronti della parola stessa fiscalità. Anzi, ancor più inquietante: fiscalità passiva. Ma che cos'è, di fatto?
La fiscalità passiva è costituita, sostanzialmente, dalle imposte che gravano sugli enti locali (IVA ed IRAP, in particolare).
L'amministrazione
comunale ha così deciso di ricorrere all'intervento di una Società specializzata in materia, al fine di cercare di conseguire risultati
migliorativi rispetto alla gestione interna.
L'incarico è stato pertanto affidato alla società Kibernetes, di Silea (TV), chiamata a perseguire due obiettivi
principali:
- assicurare una gestione delle
imposte che gravano sull'Ente, esente da errori, sulla base della
documentazione fiscale, amministrativa, contabile e contrattuale rinvenuta;
- segnalare le operazioni che
l'Ente dovrà svolgere, per correggere eventuali errori di impostazione delle
imposte trattate, che possono comportare pericolo di successivi accertamenti
onerosi da parte dell'Autorità Finanziaria competente.
La società trevigiana prevede
vantaggi che, per quanto attiene ad esempio all'IRAP, vengono stimati "nel
66% dei casi, tra il 2,5% ed il 10% della spesa originaria dell'imposta".
Il corrispettivo verrà definito
al verificarsi dell'effettivo beneficio fiscale a favore del Comune di
Biassono, sulla scorta delle seguenti percentuali:
- da 0 a 100.000 euro = 25% più
IVA
- oltre 100.000 euro = 20% più
IVA
Che dire?
Un caso, non il primo e non il
solo, di sfiducia nei confronti delle risorse e della gestione interna dell'Ente. Gestione, giova ribadirlo, che la
Lega Nord sta portando avanti nel nostro Comune ininterrottamente da vent'anni, ma con risultati quanto mai frustranti (basti guardare le ultime cifre delle infrazioni stradali "recuperate" con analogo metodo: noccioline rispetto alle aspettative iniziali). Speriamo che, almeno su questo fronte delle esternalizzazioni di servizio, gli esiti riservino sorprese più positive. Lista per Biassono non mancherà di vigilare e, soprattutto, di chiederne conto in sede di
Bilancio.
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