Biassono siede letteralmente su
una miniera d’oro, ma non lo sa. Il nostro Comune è infatti ricco di numerosi “beni
dormienti”: immobili, spazi e testimonianze di un passato tanto prestigioso, quanto capace di generare notevoli introiti per le casse pubbliche. Risorse oggi purtroppo non sono “visibili”, per via della gravissima perdita di cultura territoriale che la
rincorsa edilizia di questi ultimi decenni ha sì compromesso dal punto di vista materiale, ma
non ancora progettuale.
Il più importante di questi siti è senza dubbio Villa Verri, l’antica dimora nobiliare degli omonimi Conti che hanno scritto non solo la storia di Biassono, ma anche d’Italia e d’Europa. Ecco perché la campagna elettorale della nostra lista, apertasi ufficialmente sabato 9 aprile con una festa alla Vineria dell’Isola, ha voluto prendere le mosse proprio da qui: dal cuore del nostro Comune, dall’attuale sede municipale costretta in spazi poco adeguati e sotto il severo giudizio della Soprintendenza ai Beni Architettonici, ogniqualvolta l'amministrazione desideri mettere mano a una sua improrogabile riorganizzazione. Insieme al rilancio di Palazzo Bossi e del nucleo storico, questo cuore può però tornare a battere.
Il più importante di questi siti è senza dubbio Villa Verri, l’antica dimora nobiliare degli omonimi Conti che hanno scritto non solo la storia di Biassono, ma anche d’Italia e d’Europa. Ecco perché la campagna elettorale della nostra lista, apertasi ufficialmente sabato 9 aprile con una festa alla Vineria dell’Isola, ha voluto prendere le mosse proprio da qui: dal cuore del nostro Comune, dall’attuale sede municipale costretta in spazi poco adeguati e sotto il severo giudizio della Soprintendenza ai Beni Architettonici, ogniqualvolta l'amministrazione desideri mettere mano a una sua improrogabile riorganizzazione. Insieme al rilancio di Palazzo Bossi e del nucleo storico, questo cuore può però tornare a battere.
Cosa accadrebbe, infatti, se gli
uffici municipali fossero trasferiti in una nuova sede già esistente sul
territorio?
Tenendo ben presenti le esigenze di centralità logistica, comodità d’accesso (quindi ampia disponibilità di parcheggi) e rifunzionalizzazione degli immobili, la nostra scelta è caduta sull’ex palazzina Pressindustria di via Porta D’Arnolfo. Abbandonata da anni, nonostante sia già predisposta per accogliere uffici amministrativi, appena 200 metri a nord dell’attuale sede municipale, non comporterebbe grandi rivoluzioni nelle abitudini di vita dei biassonesi, offrendo al contrario molti più vantaggi: le sue notevoli dimensioni permettono di ospitare con agio l’intero municipio (o eventualmente anche solo una parte), integrando fra l’altro ulteriori servizi al cittadino quali gli uffici postali o la farmacia.
Tenendo ben presenti le esigenze di centralità logistica, comodità d’accesso (quindi ampia disponibilità di parcheggi) e rifunzionalizzazione degli immobili, la nostra scelta è caduta sull’ex palazzina Pressindustria di via Porta D’Arnolfo. Abbandonata da anni, nonostante sia già predisposta per accogliere uffici amministrativi, appena 200 metri a nord dell’attuale sede municipale, non comporterebbe grandi rivoluzioni nelle abitudini di vita dei biassonesi, offrendo al contrario molti più vantaggi: le sue notevoli dimensioni permettono di ospitare con agio l’intero municipio (o eventualmente anche solo una parte), integrando fra l’altro ulteriori servizi al cittadino quali gli uffici postali o la farmacia.
Peccato che la lungimiranza della
nostra attuale giunta leghista, non sapendo bene che cosa fare di questi "ingombri" (è da molto più di 5 anni che l’ex palazzina Pressindustria “dorme” sulla Provinciale Monza-Carate) – e tuttavia
decisa a non arrivare alle elezioni con le mani in tasca –
abbia visto bene di dare una sferzata al suo pericolosissimo Piano di Governo del Territorio. Un PGT, vale sempre ricordarlo, contro cui la SOLA Lista per Biassono ha avviato dal 2012 un ricorso legale (pagandone di propria tasca le spese) e mediante il quale è stato possibile bloccare l'ennesima colata di cemento sul paese. Negli ultimi mesi sono così state portate avanti bruscamente le pratiche per “riconvertire” l’edificio in un nuovo complesso
residenziale, “impreziosito” da un piano terra a vocazione commerciale. Vantaggi
della negoziazione? La costruzione di un nuovo piccolo edificio a lato,
affacciantesi su via Mazzini, per ospitare indefiniti e generici servizi.
Lo studio monzese dell’ingegner
Selvagno, curatore del progetto, si è dimostrato fortunatamente più sensibile,
non solo dando ascolto alla nostra proposta, ma prendendo in considerazione la
possibilità di tenere “congelato” l’attuale progetto della giunta (almeno sino
al suo decadimento a giugno), onde poter meglio valutare i vantaggi
dell’operazione proposta da Lista per Biassono.
A detta dell’ingegnere stesso, molto più confacente e lungimirante, e dunque valevole di una riconsiderazione complessiva dell’ambito di riqualificazione.
A detta dell’ingegnere stesso, molto più confacente e lungimirante, e dunque valevole di una riconsiderazione complessiva dell’ambito di riqualificazione.
E dunque: accertata la
possibilità di portare avanti un’iniziativa mista pubblico-privato e forti dei
necessari standard di sicurezza pubblica già garantiti, vediamo cosa potrebbe
“fruttare” a Biassono – che da anni piange miseria a ogni bilancio comunale -
una Villa Verri restituita al suo prestigio storico.
Gli spunti sono tantissimi e ci limitiamo solo a una serie di proposte, ben sapendo come questo elenco possa essere facilmente arricchito grazie anche alle vostre idee:
Gli spunti sono tantissimi e ci limitiamo solo a una serie di proposte, ben sapendo come questo elenco possa essere facilmente arricchito grazie anche alle vostre idee:
1) Ampliamento
della biblioteca e sua integrazione con una libreria destinata alla vendita,
nella quale ospitare un caffè letterario wi-fi free aperto anche la sera, uno
spazio ludoteca attrezzato, una sala computer e tecnologica al passo coi tempi;
2) Un
completo riarredo dell’immobile in stile settecentesco, grazie ai prestiti in
comodato d’uso richiedibili agli affollati depositi ed archivi milanesi;
3) La
Villa rappresenterebbe una location molto più suggestiva per organizzare
matrimoni e banchetti, con possibilità di organizzare set fotografici, teatrali
o cinematografici;
4) Riallestimento
di camere in stile per ospitare personalità illustri, sposi e amanti di
soggiorni originali;
5) Allestimento
di sale museali interattive, dedicate al Secolo dei Lumi e necessarie per dare spazio agli
affollati depositi del Gral, verso le quali dirottare i fiorenti flussi del turismo
scolastico (che già includono lo studio dell'Illuminismo in tutti i programmi d’offerta
formativa), incanalandoli quindi nel circuito turistico Verri.
6) Possibilità di organizzare durante tutto l’anno una serie prestigiosa e
redditizia di eventi tematici, fra cui un Gran Ballo in costume rievocativo
delle tradizioni settecentesche, spettacoli d’acqua e luce nei giardini, giri
in carrozza nel centro storico viabilisticamente rivisto…);
7) Apertura
di un ristorante con cucina tradizionale brianzola negli attuali sotterranei
con volte a botte, sul modello delle kellerei (cantine) tedesche ospitate nel
municipio con gran beneficio delle casse pubbliche;
8) Una
sala cultura e conferenze finalmente all’altezza del nostro Comune, da
affittare e rendere operativa durante tutto l’anno, con la possibilità di
differenziare le esposizioni temporanee e permanenti;
9) Apertura
di uno shop dove vendere prodotti di merchandising tematico, con brand Verri;
10) Un
prestigioso calendario di concerti di musica settecentesca e lirica 3D, più un
festival del cinema all’aperto collegabile alle grandi rassegne milanesi.
11) Un festival della filosofia (con forte
attenzione al periodo illuminista e neokantiano)
12) Attivazione
di laboratori creativi e artigianali, dedicati alla sartoria, alla moda, al
design, alla costruzione di lampade a led …;
13) Organizzazione
all’aperto, o negli interni, di sfilate di moda;
14) Organizzazione
annuale del concorso per la nomina della Dama e del Cavalier Servente di
Biassono e Brianza (nostri ambasciatori fuori Comune), con premiazione da parte
degli attuali eredi Verri;
15) Creazione di una vetrina delle eccellenze del territorio (così da poter
veicolare i flussi dei visitatori verso gli esercizi o le aziende locali),
accanto a quella dei Benemeriti&Illustri di Biassono;
16) Attivazione di uno spazio di
co-working e formazione professionale;
17) Visita alla torre panoramica per
l’esercizio settecentesco dello “sguardo a volo d’uccello” e da cui gustare un
buon vino biassonese
Non è un sogno. Tutto questo è
già realtà. Il prossimo 7 maggio, in occasione del 250° anniversario del foglio
culturale illuminista “Il Caffè” (lanciato proprio dai nostri Conti
biassonesi), vi aspettiamo per un gemellaggio epocale!
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