Domenica prossima, alle 18,
prende avvio la nuova legislatura amministrativa. Tra "nuovi" Assessori,
Consiglieri in odore di incompatibilità ed esordienti vari, leggiamo di una
balzana intenzione relativa all'istituzione dell'inedita figura di Presidente
del Consiglio Comunale.
Non sappiamo se tale progetto
risponda all'esigenza di togliere preventivamente dagli impicci e dagli
eventuali imbarazzi il neo primo cittadino o se, invece, rappresenta il
compenso "onorifico" al contributo sostanziale e decisivo apportato dalla
componente ciellina al successo più faticato del solito della Lega Nord.
Ad ogni buon conto, qualunque ne
sia la ragione, una siffatta eventualità è, allo stato, da scartarsi.
L'articolo 50, comma 2, del Testo
Unico Enti Locali, recita: " il Sindaco..........convoca e presiede la
giunta, NONCHE' IL CONSIGLIO, QUANDO NON E' PREVISTO IL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO...".
Vediamo, quindi, cosa prevedono i
regolamenti attualmente in vigore a Biassono, partendo dallo Statuto che, lo
ricordiamo, "contiene le norme fondamentali dell'ordinamento comunale. Ad
esso devono conformarsi tutti i regolamenti e gli atti normativi del
Comune".
All'articolo 44, lett.a), lo
Statuto prescrive che "il Sindaco............ dispone la convocazione del
Consiglio Comunale E LO PRESIEDE".
Proprio richiamandosi a tale
norma, anche il Regolamento del Consiglio Comunale (articolo 5, comma 2)
stabilisce che "IL RUOLO DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E' SVOLTO DAL
SINDACO".
Analogamente l'articolo 6, comma
2, recita: "SPETTA AL SINDACO ..........CONVOCARE E PRESIEDERE IL
CONSIGLIO COMUNALE".
Ed infine l'articolo 7: "la
prima seduta del Consiglio Comunale deve essere convocata dal Sindaco neo
eletto CHE LA PRESIEDE".
Come si vede, in tutti i casi si
tratta sempre di espressioni perentorie e cogenti (...lo presiede; ... è svolto...;
e non, invece, può essere svolto; può presiedere; forse, magari,
eventualmente).
Possibilità di supplenza
TEMPORANEA sono ovviamente previste, ma in tal caso supplisce sempre il Vice
Sindaco e non altri.
Auspichiamo che la nuova
legislatura non si apra con passi falsi ma nel pieno rispetto delle norme e dei
regolamenti vigenti. E, soprattutto, che non si faccia
ricorso ad improvvisate figure istituzionali che, in un Comune di 12.000
abitanti, non avrebbero alcuna logica né alcuna giustificazione.
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