Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

lunedì 29 maggio 2017

"CINTURA VERDE" A DIFESA DELLA BRIANZA

Da sx, Claudio Colombo, Alberto Caspani, Monica Borgonovo,
Arianna Bettin, Silvia Menghello, Mattia Russo
Apriamo la settimana con parole, anzi con versi, che infondono grande speranza per il futuro della Brianza (dopo la triste pagina dell'ultimo consiglio comunale). Ieri Alessandro Sebastiano Porto, giovanissimo scrittore e poeta di Biassono, fresco vincitore del Poetry Slam per gli studenti Under20, ha coronato un weekend d'intensa mobilitazione per la difesa del nostro territorio dedicando alla Brianza Verde una splendida poesia. Una poesia che siamo orgogliosi di riprendere sul nostro blog (è riportata poco più sotto), affinché ricordi a noi tutti quanto la bellezza debba essere un valore fondamentale, ed eticamente formativo, per alimentare il nostro anelito all'ideale. 

Venerdì 26 maggio si è invece svolta in paese una conferenza stampa congiunta che, di fatto, ha sancito un'alleanza storica: liste civiche e associazioni locali si sono impegnate a formare un fronte comune contro la cementificazione degli ultimi territori verdi fra Biassono, Vedano al Lambro, Lissone e Monza, dando vita a un comitato referendario che vuole far esprimere i biassonesi in merito al Masterplan elaborato dallo Studio Archetipo per trasformare un'area di circa 300mila metri quadrati sul confine ovest del paese. Le linee adottate sono state raccolte in un apposito comunicato stampa, ripreso e sviluppato già da alcune testate locali, nonché riportato poco più sotto. Alla conferenza stampa sono gentilmente intervenuti come relatori Alberto Colombo e Giorgio Majoli per l'Osservatorio del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (sotto il quale sono raccolte oltre 20 associazioni brianzole), nonché Arianna Bettin, candidata al consiglio comunale di Monza per LabMonza (qui il suo intervento sui rischi che coinvolgo Monza, Biassono e la Brianza meridionale).

Sabato pomeriggio, invece, Lista per Biassono è stata invitata al banchetto elettorale di LabMonza, insieme a Lissone Bene Comune, per analizzare pubblicamente l'impatto dei lavori di cementificazione che, partendo da Biassono, finirebbero per coinvolgere i Comuni a noi confinanti. Un confronto molto stimolante, perché sposta le tradizionali battaglie di carattere amministrativo su un piano d'interesse più ampio, collaborativo e meglio coordinato, proprio alla luce di quanto debba essere ritenuto Bene Comune. 

Ieri, infine, il dono dell'illuminante poesia di Alessandro Sebastiano Porto, in procinto di pubblicare il suo primo libro presso l'editore Giulio Perrone e al quale Biassono dedicherà sicuramente un appuntamento di presentazione. 

Ode al Verde
di Alessandro Sebastiano Porto

Brianza, che sotto il fumo milanese,
Ancora respiri i verdi profumi

Dei campi che Cerere ti distese

E brillano sotto i celesti lumi,
Ora tremano le città figlie tue
Che il cemento, come scabbia, le prende,
Per via dell'uomo e le perversion sue
Che per denaro, l'aria stessa vende.
E se Monza, casta, non si concede,
Biassono e Vedano già si svestono
Del verde, che a lungo fama lor diede,
E del grigior asfalto si vestono.
Non ai Numi, ma agl'uomini chiedo
Di preservar il bello che hanno intorno,
'Sì che questa natura ch'io oggi vedo,
I miei figli possan vedere un giorno.


BRIANZA: FERMIAMO IL CONSUMO DI SUOLO!

Capannoni sfitti e aziende in condizioni precarie. L’area industriale di Biassono non ha bisogno di nuovi Masterplan, né di colate di cemento, ma  ma il suo rilancio economico deve passare dall’aiuto alle realtà esistenti e dalla valorizzazione degli ultimi terreni rimasti.   parchi del Grugnotorto e della Brianza Centrale. Inserendoli all’interno dei parchi del Grugnotorto e della Brianza Centrale, si realizzerebbe infatti una cintura verde in linea con le indicazioni europee sulla creazione di barriere di mitigazione ambientale, dando altresì ai cittadini e ai proprietari dei lotti interessati la possibilità di sviluppare attività redditizie di carattere ecosostenibile.

Biassono, oltre ad avere un indice di consumo di suolo insostenibile (67%), fa parte della Provincia più cementificata d’Italia. Eppure si continua a pensare e a volere nuove e inutili edificazioni.

L’attuazione del Masterplan di Biassono, presentato dallo Studio Archetipo per costruire sui terreni del Consorzio Blasionum West Promotion, è il primo passo di una più vasta operazione edificatoria che interessa anche i Comuni di Vedano al Lambro, Lissone e Monza.
Un ulteriore colpo che ci priverebbe di aree libere e verdi essenziali per gli equilibri ambientali e per la valorizzazione paesaggistica del territorio.

In questa rincorsa al cemento, trovano conferma anche i timori dei gruppi ambientalisti aderenti all’Osservatorio PTCP di Monza e Brianza che da tempo giudicano insufficienti le tutele per il territorio previste nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) soprattutto in relazione agli Ambiti di Interesse Provinciale (AIP).

E’ proprio nelle aree classificate come AIP che ricade l’intervento del Masterplan per il quale è previsto solo l’obbligo d’una procedura d’intesa con la Provincia. Un'intesa che consentirebbe solo parziali compensazioni ambientali e qualche riduzione di volumetrie, permettendo comunque l’edificazione e il consumo di suolo.

Solo la voce dei cittadini può allora bloccare questa colata di cemento  che non porta benefici pubblici, ma finisce per arricchire i pochi e soliti noti.

SERVE UN REFERENDUM PER DIRE NO ALLA CEMENTIFICAZIONE DI BIASSONO E DELLA BRIANZA

Contro l’emergenza Masterplan, è oggi necessario che i biassonesi prendano posizione. Dopo l’approvazione della “Valutazione di procedibilità e ammissibilità della proposta di Masterplan per l’attuazione dell’ATR1”, la delibera che il 2 maggio scorso ha dato il via al disegno di cementificazione degli ultimi 300mila metri quadrati verdi al confine col Comune di Lissone (con volumetrie non inferiori al milione di metri cubi), non resta che l’indizione di un referendum consultivo: strumento previsto dall’articolo 25 (Capo VI) dello Statuto Comunale, ma pienamente efficace in presenza del relativo regolamento (che dovrà essere adottato quanto prima, essendo Biassono inadempiente alle procedure fissate nello Statuto e in base alle quali il regolamento andava approvato entro un anno dal 2004).

Lista per Biassono, appoggiata da tutte le associazioni che compongono l’Osservatorio PTCP di MB, intende costituire un comitato referendario aperto per chiedere ai cittadini di pronunciarsi contro un progetto inutile, devastante per l’ambiente e sul quale pende oltretutto un ricorso al Tar.

Secondo le disposizioni dell’articolo 25 dello Statuto Comunale, per andare al voto occorre raccogliere un quinto delle firme degli elettori biassonesi (inclusi i ragazzi fra i 16 e i 18 anni), pari a circa 2000 sottoscrittori.  

E la risposta dovrà essere un “NO” senza appelli:

1)  NO a costruire nuovi edifici industriali e commerciali su una superficie coperta massima di 90mila metri quadrati (40+50 in due fasi distinte) e 180mila di superficie lorda di pavimento (60+120);
2)    NO alla scomparsa del confine naturale di divisione fra i Comuni di Biassono, Lissone, Vedano e Macherio, saldando i nostri territori in un’unica grande periferia urbanizzata da Milano al cuore della Brianza;
3)  NO all’alterazione delle già precarie condizioni climatico-ambientali del nostro territorio (surriscaldamento delle temperature medie, riduzione dell’abbattimento delle polveri sottili, perdita dell’habitat di riproduzione e attraversamento avi-faunistico);
4)     NO allo sfregio paesaggistico degli ultimi spazi liberi e verdi.

Lista per Biassono
Coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB
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LabMonza

3 commenti:

  1. Il bellissimo polmone verde sito a Biassono confinante con Lissone è un patrimonio ambientale importantissimo non solo per Biassono ma per tutta la Brianza, un patrimonio che facilmente si può e si deve valorizzare in maniera intelligente.
    Questi amministratori oltre ad avere una cultura ambientale molto scarsa è chiaro che non hanno a cuore la salute e il vero benessere dei loro cittadini.

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  2. Bellissima iniziativa, difendere il verde nei nostri Comuni rappresenta oggi un obiettivo primario, esistono tante aree già cementificate che potrebbero essere riutilizzate senza occupare nuovo suolo !
    Fa piacere poi vedere le liste civiche fare fronte comune, chissà che non accada anche in occasione delle prossime elezioni per cambiare finalmente chi governa Biassono e dare una prospettiva al paese.

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  3. La Provincia di MB deve esercitare il suo ruolo nel governo delle AIP, senza deleghe acritiche ai Comuni interessati e senza tradire gli obiettivi del suo PTCP, nonché al suo ruolo di decisore ultimo degli assetti futuri delle Aree di Interesse Provinciale. Senza dimenticare che il PTCP stesso prevede che per tali aree il contenimento del consumo di suolo, la tutela e la destinazione a verde devono essere "del tutto prevalenti" rispetto alle nuove edificazioni e non marginali come sembrerebbe. "Del tutto prevalenti", non può significare: 51% edificato e 49% libero! ma ad esempio 95% di verde contro il 5% di edificato.

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