fotoreportage a cura del segretario comunale Francesco Miatello (www.seitu.it)
"Da quando il bando per la concessione dell’edificio di via
Lega Lombarda, più noto col nome di “Castello”, è stato assegnato ad un
privato, non posso fare a meno di pensare che - in quanto cittadini di Biassono - avremmo dovuto fare di più per evitare che ci venisse portato via un bene
pubblico: non passa giorno che io non mediti su questa vicenda, ritenendola
un’occasione persa per la nostra comunità.
Per quanto dal 2013 ci siamo attivati in prima persona,
io, Lista per Biassono e altri privati cittadini, per chiedere a gran voce che
in quel castello potesse essere accolta una scuola dell’infanzia statale,
inclusa nell’istituto comprensivo S. Andrea, l’amministrazione Malegori è
rimasta sempre ferma nella sua ostinata posizione: non interessata
all’istituzione di una scuola dell’infanzia statale, per ragioni che più
ideologiche di così non si potrebbero definire. Vanno preservate la storia
locale e le tradizioni (ma in un Comune perché non possono inserirsi realtà
nuove e necessarie e integrarsi con quelle preesistenti?), che nessuno tocchi il Segramora (e chi ha mai voluto farlo?), per concludere con quella che suona
come una barzelletta, ma che purtroppo ho udito con le mie orecchie dalla viva
voce del sindaco Malegori: solo i figli degli immigrati si iscriverebbero in un asilo statale, quindi perché occuparcene?
In tutta questa situazione paradossale, fatta di risposte
sconcertanti, ambigue e incompetenti, non mi sono scoraggiata e con l’aiuto di
LpB ecco cosa è stato fatto:
·
petizione
on line su change.org (ancora attiva)
·
raccolta
firme in paese
·
incontri
con giornalisti delle testate locali per aprire il dibattito
·
organizzazione
di incontri pubblici
·
contatti
con il sindaco di Macherio Redaelli per inserire il caso Biassono in un
contesto territoriale più ampio
·
colloquio
con l’ex dirigente scolastico dell’IC S. Andrea, preside Di Lio, per mettere le
basi di un percorso in sinergia con le istituzioni scolastiche.
Insomma, dal 2012 ad oggi molte cose sono successe intorno
a quel Castello, che ci immaginavamo ormai popolato da fantasmi e spiriti; e
ora, dopo quattro bandi di gara, una società di Cesano Maderno, la Brianza Bilingual Education, potrà gestire per tre anni quegli spazi per farne, stando a ciò che
compare sul loro sito, un nido e una scuola dell’infanzia bilingue, con rette non
proprio accessibili a tutti e una convenzione-regalo...
DAL PROGRAMMA 2016 DI LPB
La vicenda dell'asilo Nido “Castello” è emblematica dei fallimenti della Giunta Malegori. Terminata nel giugno 2012, la struttura è rimasta fino ad ora inutilizzata. Solo dopo quattro bandi di gara il Comune, che nel frattempo l'aveva classificato tra gli immobili “non essenziali per il conseguimento delle finalità dell'Ente”, è riuscito ad affidarlo in concessione per tre anni.
Questo l'utilizzo della struttura: “il concessionario si impegna ad utilizzare l'immobile affidato in concessione prioritariamente per la realizzazione di un asilo nido d'infanzia e una scuola dell'infanzia paritaria nonché altri servizi e interventi rivolti alla collettività con riferimento esclusivo al sostegno della genitorialità”.
Il canone annuo di concessione ammonta ad euro 15.650,00.
Ai minori residenti a Biassono verrà applicato uno sconto della retta mensile pari al 5%. In cambio, però, il concessionario potrà consorziarsi con il Comune di Biassono al pari delle altre scuole dell'infanzia biassonesi (Segramora e San Giorgio) beneficiando dei seguenti contributi comunali:
a) da una a quattro sezioni funzionanti, contributo di euro 10.000 per ogni sezione
b) da cinque a sette sezioni funzionanti, contributo di euro 16.000 per ogni sezione
c) dalla ottava sezione funzionante in poi, contributo di euro 21.000 per ogni sezione .
Gli elettori biassonesi facciano di conto, e valutino chi tra il Comune ed il Privato ha fatto un affare. Di certo non le famiglie di Biassono.
Il rammarico è grande; da cittadina che si è battuta per
questa causa, ancora ripeto che avremmo potuto impedire tutto questo, se solo,
ad esempio, il Comitato genitori dell’IC S. Andrea, presieduto dall’attuale candidato
sindaco per Biassono Civica Diego Colombo, avesse raccolto questa battaglia per
tempo, se non si fosse stati così miopi da dire che il Comitato genitori deve
occuparsi solo dei plessi già esistenti e non di quelli sognati; e poi cosa
accade, come per magia? Che lo stesso Diego Colombo improvvisamente scopre in
campagna elettorale che a Biassono esiste un’anomalia insopportabile e si fa
improvvisamente paladino della creazione di una scuola materna statale. Per
poi, tra l’altro, dimenticarsi di citarla nell’ultimo volantino distribuito ai
biassonesi, con le idee di Biassono Civica.
Avrebbe potuto il signor Colombo, se realmente interessato
alla questione, se l’avesse sentita come un’urgenza direi civile e morale,
proseguire nel lavoro fatto non molto tempo fa dallo stesso Comitato genitori, quando
era presieduto da Daniele Tremolada; allora quell’organo ha saputo mobilitarsi
per raccogliere le richieste delle famiglie e inviarle al sindaco; basta
visitare il sito del Comitato genitori dell’Istituto comprensivo di Biassono
per verificarlo: nel 2013 al sindaco vennero segnalate alcune necessità, tra cui
quella di avere una scuola dell’infanzia pubblica, scrivendo così:
“Le famiglie con
figli più piccoli lamentano l'assenza a Biassono di una scuola dell'infanzia
pubblica, cosa che costringe molti a scegliere (quando possibile) la frequenza
nei paesi limitrofi. Non pare ammissibile che un Comune che si dichiara attento
alle esigenze delle famiglie non abbia ancora posto rimedio a tale carenza”.
Detto questo, un altro comitato può sempre nascere, fatto
di semplici cittadini che abbiano a cuore il tema della libertà di scelta; un
tema che non si può difendere solo in occasione delle scadenze elettorali e che
ha bisogno di persone che vogliano portare avanti una battaglia per una scuola
di tutti e per tutti, senza impostazione religiosa e senza rette discriminanti".
Chiara Galdi
Gentile signora Galdi, mi fa piacere che quest'anno abbia deciso di darci una mano alla buona riuscita della festa della scuola. Non ci conosciamo di persona perché in questi due anni, in cui sono stato presidente del Comitato genitori non ho mai avuto occasione di incontrarla o di parlare con lei (magari con una mail: il mio indirizzo l'ha sicuramente suo marito, in quanto è stato lo scorso anno rappresentante di classe) dei problemi della nostra scuola. Peccato, avrei svolto sicuramente meglio il mio incarico di presidente del Comitato genitori. Sono comunque convinto che il suo impegno a favore del nostro istituto non si limiterà a questi ultimi giorni di campagna elettorale (in cui siamo, peraltro, entrambi coinvolti) ma continuerà in modo proficuo anche nei prossimi anni.L'aspetto quindi sabato 4 giugno al banchetto delle bibite e delle merende.
RispondiEliminaGrazie.
A presto.
Gentile Diego Colombo,
Eliminacredo proprio che io e lei parliamo due lingue diverse, visto che per la seconda volta non mi ha dato una risposta; forse la mia domanda è rimasta implicita, ma visto che interessa tanti biassonesi la riformulo in modo esplicito: dove è finita la questione dell'infanzia statale nel programma di Biassono civica? Avendola vista sparire dall'ultimo vostro volantino, la domanda sorge spontanea e pure qualche dubbio sulla sincerità delle intenzioni originarie...
Perché quindi se io le chiedo A lei mi risponde B e la butta tra l'altro su un livello talmente basso da bagarre politica che la vede coinvolgere anche i miei familiari di cui nulla sa?
Davvero parliamo un'altra lingua io e lei, perché onestamente fare il rappresentante di classe e ancor più il presidente del comitato genitori non significa solo fornire cartigienica alle scuole (cosa che ho fatto anch'io come rappresentate) e organizzare la festa di fine anno, ma fare proposte costruttive, veicolare quelle già esistenti, lottare per cambiare ciò che non funziona.
Comunque, sono sempre fiduciosa di ricevere la sua riposta in merito alla vostra attuale posizione sul tema della scuola dell'infanzia, magari proprio il 4 giugno alla festa della scuola.
Gentile signora Galdi, da settimane mi accusa di aver sottratto a Lista per Biassono la battaglia sulla scuola materna statale e poi mi rimprovera di non rispondere alla sua domanda. Forse le due cose sono leggermente in contraddizione. Comunque, polemiche a parte, sul programma depositato in Comune e riportato sul blog di Biassono civica c'è scritto che, anziché affidare il Castello a una società privata, "avremmo preferito verificare la possibilità di istituire una scuola materna pubblica...". La stessa cosa ho sostenuto nel dibattito tra candidati sindaci, promosso dal Cittadino il 16 maggio in sala civica. E l'ho ribadita martedì 24 maggio, al faccia a faccia tra candidati sindaci promosso dal Giornale di Carate, in risposta a una precisa domanda sul Castello di Vittoria Sangiorgio, sua compagna di lista. Non basta? Cos'altro devo dire per fugare i suoi dubbi?
RispondiEliminaNon sono interessato a sapere nulla dei suoi familiari (ho altro a cui pensare), ribadisco soltanto che negli ultimi due anni ha avuto la possibilità, lei come Daniele Tremolada, di coinvolgere l'intero Comitato genitori, non soltanto me, nella vostra battaglia. Perché non l'ha fatto? Accusarmi a un mese dalle elezioni di non avervi sostenuto, perdendo così la possibilità di avere una materna statale (la ringrazio della fiducia che ha nelle mie possibilità) lascia il sospetto, neppure tanto velato, di voler innescare una polemica per colpire un avversario politico. Se le sta a cuore la realizzazione di una materna statale a Biassono, forse dovrebbe indirizzare i suoi strali contro chi quella scuola non la vuole proprio.
Grazie dell'attenzione.
Buona serata.
Gentile Diego Colombo,
Eliminagrazie della sua risposta. Ora so che, nel caso lei diventi sindaco di Biassono, potrò consegnarle tutte le firme raccolte, una volta chiusa la petizione, con la ragionevole certezza che il tema sarà una sua priorità. Lo farò anche dovessero vincere Casiraghi, Porta e Caspani, sapendo però purtroppo che i primi due mi chiuderanno la porta in faccia. Non avendo più ora un edificio libero a Biassono, bisogna infatti prima rivolgersi all'amministrazione che si faccia carico della creazione di uno spazio adeguato; ed era l'iter che avevo seguito, sempre sperando di essere spalleggiata di più dalla componente dei genitori del nostro comprensivo. Forse ora anche dentro il comitato si potrà parlare della cosa, visto che il tema è tornato alle cronache, però la prego fatelo, fatelo al più presto, dalla prossima riunione del comitato, in modo tale che tutti possano leggere il desiderio di cambiare nei vostri verbali (che ho sempre ricevuto e letto). Un'ultima cosa, relativa ai famigliari: le chiedo la gentilezza di far riferimento solo a me quando discutiamo, anche perché io davvero non ho idea di chi siano i suoi famigliari né mi sono informata su di loro ad hoc. Grazie per la correttezza che vorrà dimostrare.
Gentile Chiara Galdi, io sono disposto a parlarne quando vuole. Mi chiami pure al numero 334.1844415 o, se preferisce, mi mandi una mail.
RispondiEliminaGrazie.
Buona serata