Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

venerdì 27 maggio 2011

UN TRANQUILLO WEEK-END DI PAURA

Niente auto, grazie. La breve “greenway” che collega l’area delle cascine con il centro storico di Biassono è ormai presa di mira da troppi furbi. A causa delle sue dimensioni piuttosto ampie, ma in virtù pure dell’assenza di traffico, la pista ciclopedonale in partenza da Cascina Grugagna sta lentamente sfaldandosi sotto il peso dei mezzi motorizzati, finendo per essere utilizzata addirittura come discarica abusiva. La denuncia viene direttamente da Nereide Vigato, residente locale che ogni giorno ha modo di percorrerete il circuito e constatare il suo totale stato d’abbandono, nonostante si tratti di uno dei progetti ecosostenibili più apprezzati di questi ultimi anni. Solleciti e solleciti, ma l'amministrazione comunale non ci sente. 





“Il percorso consente di attraversare Biassono passando solo per campi e boschetti di acacie – spiega la stessa Vigato – ma il sentiero è abbandonato a sé e, ad ogni pioggia, vede aprirsi profonde buche che rendono pericoloso il passaggio delle biciclette, soprattutto per noi anziani. La situazione è oltretutto aggravata da quanti lo imboccano in auto per evitare le code o i rallentamenti sulla parallela via Parco, non rispettando il fatto che si tratti di una pista ciclopedonale. Queste stesse persone, non tenute d’occhio da nessuno e favorite dalla totale assenza d’illuminazione la notte, abbandonano di frequente lavatrici, televisori, pezzi di motore o scarti industriali che, nel tempo, sono stati parzialmente occultati dalla crescita della vegetazione. Il problema è che si tratta di rifiuti non certo smaltibili dall’ambiente, che oltre a dare una pessima immagine di degrado al percorso ciclopedonale, disperdono pure sostanze inquinanti”.
Un primo esempio si ha ad appena duecento metri dall’inizio della pista, che prende avvio proprio dal fronte di Cascina Grugagna, al civico 11 di via Madonna delle Nevi: in una piccola radura dove è stato ricavato un campo coltivato, rottami e addirittura pezzi d’eternit sbucano in ordine sparso sotto le fronde dei cespugli, ben lontani da occhi indiscreti. 


















Meglio non va sul lato della pista che, proseguendo oltre la cascina, costeggia il fiume Lambro e porta sino al nuovo ponte attraverso cui si raggiunge Gerno: i brevi percorsi laterali che scendevano sino alle acque sono stati fagocitati dalla vegetazione, impedendo dunque di passeggiare in una delle aree più suggestive del Parco Valle Lambro. Al contrario, quel che resta dei loro allacciamenti alla pista ciclopedonale viene ora sfruttato come toilette a cielo aperto, visti i tanti fazzolettini abbandonati in zona e gli immancabili rifiuti di chi, d’altra parte, non ha a disposizione neppure un cestino,una fontanella o una panchina lungo tutto il sentiero.


















“Il tratto biassonese del Lambro è ben lungi dall’esser stato messo in sicurezza – incalza Vigato – perché non appena le acque s’ingrossano, le sponde a nord di Cascina Grugagna si sfaldano molto rapidamente. Solo lo scorso inverno, all’altezza del tratto conosciuto come “spiaggetta di Biassono”, sono state sradicate alcune enormi piante che il fiume ha poi trascinato verso le abitazioni, mentre il sentiero pedonale a lato è stato eroso da una conca sempre più profonda, tale per cui oggi risulta molto rischioso camminare lungo il suo tracciato: sia dal lato di Biassono che di Gerno, altra area naturale incustodita dove i passanti abbandonano spesso i propri rifiuti”.



Gli spazi per dar vita ad una via “prottetta” ed ecocompatibile con lo sviluppo urbanistico del paese sono dunque già presenti sul territorio, ma a quanto pare poco importa valorizzarla come rete alternativa di spostamento. A Biassono il verde è buono solo per mettere in evidenza i foulard militanti dei nostri amministratori.
Alberto Caspani



Ps: Lista per Biassono non ci sta! Nelle prossime settimane proporremo una nuova biciclettata di sensibilizzazione alla cittadinanza, affinché si riscoprino le virtù naturalistiche e botaniche del nostro territorio. Gonfiate le gomme!  

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