Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

sabato 5 marzo 2016

BIASSONESI, TUTTI IN PIAZZA! /1

Due volti, due verità. La campagna di videointerviste condotta da Lista per Biassono, nell’ottica di costruire un programma-in-progress quanto più condiviso e trasparente (secondo la filosofia dello sharing), sta portando a galla un modo d’essere dei nostri concittadini che ben spiega l’apatia nella quale il paese è sprofondato in questi anni. 

A videocamera accesa, si manifesta un lato spesso conformista e prudente, quasi timoroso di rendere partecipi di cosa davvero si pensi; a microfoni spenti, si scatena facilmente rabbia repressa e un’insoddisfazione alquanto generalizzata. 

D’altra parte, noi di Lista per Biassono ne avevamo fatto esperienza già da un pezzo, di fronte alla paradossale richiesta di alcuni gestori di esercizi pubblici, volta a far “rimuovere il simbolo della lista” dalle locandine pubblicizzanti eventi in paese: come dire, “sta bene organizzare certe iniziative, ma non vogliamo sentirci in alcun modo associati ai gruppi di rappresentanza amministrativa”. Il paventato timore d’incorrere in eventuali ripercussioni (etichettatura politica, boicottaggi commerciali, isolamento sociale…) - quasi che esprimere il proprio pensiero fosse un atto di lesa maestà - è dunque più forte a Biassono dell’esigenza critica di verità. Paradossalmente, noi, feudo della Lega Nord per 20 anni, siamo diventati per mano della Lega stessa uno di quei Comuni omertosi dove “a niunio si vol mai male”. Ma la verità, quando si tratta di guardare il proprio paese con occhi non ideologizzati, comincia decisamente a scottare. 


Ecco alcuni punti critici emersi nel nostro sondaggio fra piazza Italia e il centro storico, durante gli ultimi banchetti informativi (visto l’alto numero delle osservazioni, pubblicheremo le restanti in nuovi capitoli):

IL LATO OSCURO DI BIASSONO, ovvero le critiche sollevate alla vita in paese:

1) Le attività commerciali non sono ben regolamentate, né dal punto di vista tipologico, né degli orari lavorativi, tant’é che Biassono viene oggi considerato “il paese dei bar”. Basti pensare alla loro forte concentrazione nei pochi metri quadrati di Piazza Italia, o nella piazzetta della frazione di S. Giorgio, così come alla disomogeneità delle aperture dei negozi nei giorni infrasettimanali o durante il weekend: non il modo migliore per fidelizzare la clientela, necessitante di precisi punti di riferimento.   

2) I tentativi di ovviare alla forte concorrenza degli esercizi appartenenti alla stessa tipologia, bar in primis, ha indotto a sperimentare modalità di vendita sempre più aggressive (eccessiva visibilità individuale, prolungamento dell’orario di lavoro, concentrazione della clientela in specifiche fasce orarie, prezzi al ribasso…), andando a rompere usanze acquisite, ma a loro volta non ben inquadrate dai permessi comunali: perché alcuni commercianti possono esporre tavolini e altri no? 

3) L’arredo urbano, così come la cura degli spazi di fruizione pubblica, si rivela totalmente inadeguato alle esigenze dei commercianti, così come dell’utenza/clientela: le aiuole di Piazza Italia, dalle forme rigidamente squadrate e con livelli sfalsati, favoriscono pericolose cadute o infortuni, riducendo il passaggio pedonale; l’incuria del verde, favorita anche dai vandalismi di chi ruba le essenze nelle aiuole, ha portato alla morte di diversi esemplari di piante; le basi stesse delle aiuole si sono trasformate in toilette all’aperto per animali d’accompagnamento (laddove gli stessi non preferiscano punti ben più esposti al passaggio pubblico), o in enormi depositi di mozziconi; le facciate degli edifici privati sono lasciate spesso deperire, salvo spingere alcuni commercianti ad intervenire di propria tasca per tutelare la propria immagine di servizio; diversi punti luce non sono più operativi, né i paraluce vengono mai puliti, comunicando un senso di forte trascuratezza.

4) Le forme e le dimensioni dei marciapiedi, al pari degli spazi parcheggio, non sono per nulla adeguati alle esigenze dei portatori di handicap, di cui lo scarso senso civico di alcuni cittadini porta spesso a violare anche le aree riservate;

5) La pedonabilità di Piazza Italia, così come nel centro storico, è avvertita come intralcio alle necessità del commercio e di chi si sposta in auto (persino da parte di quei residenti che vanno al bar o a messa usando la macchina), oltre ad esser stata penalizzata dall’inserimento di aiuole poco funzionali in Piazza Italia. La chiusura al traffico del centro storico spaventa i commercianti, qualora non si preservi almeno un punto d’accesso ravvicinato;

6) Non esistono panchine, cestini per la differenziata, punti di ritrovo attrezzati, spazi di verde con funzione paesaggistica, fontane e barriere acustiche per favorire la sosta e l’aggregazione;

7) Non esiste alcuno spazio appositamente dedicato ai giovani, costringendoli a creare assembramenti sotto i portici di piazza Italia o sul sagrato della chiesa parrocchiale, col rischio di disturbare la quiete pubblica;

8) Il lato nord-ovest di Piazza Italia è oggi morto e poco sfruttato, nonostante si avvantaggi a sua volta dei porticati; in tal senso, i porticati sono visti come risorsa poco sfruttata, ma ottimale per favorire aggregazione in presenza d’’iniziative pubbliche più ricorrenti;

9) La storicità e il peculiare stile architettonico di Piazza Italia, così come del centro attorno alla chiesa parrocchiale, non sono messi in alcun modo in evidenza, né attraverso cartellonistica, né mediante iniziative pubbliche, né con progetti di valorizzazione territoriale;    

IL LATO LUMINOSO DI BIASSONO, ovvero le proposte demandate a Lista per Biassono

Di fronte alla sfida di ripensare il proprio paese e i suoi spazi abitabili, alle tante critiche si sono però aggiunte anche voci propositive, con idee che Lista per Biassono intende sottoporre al vaglio:

1) Omogeneizzare la vocazione commerciale di Piazza Italia, favorendo una delocalizzazione degli uffici postali e del municipio stesso, fra le principali cause del sovraffollamento d’auto negli attuali spazi parcheggio, ma anche responsabili della mancata pedonalizzazione (parziale o totale) della piazza; 

2) Creare un polo di servizio unificato, facilmente accessibile, dove il cittadino possa espletare quasi tutte le principali incombenze amministrative: in tal senso, l’ex palazzina Pressindustria, oggi abbandonata lungo il lato nord dell’ex strada Provinciale e già al centro delle possibili riqualificazioni nel Piano di governo del territorio, è stata indicata come possibile nuova sede municipale, nonché sede unificata dei due uffici postali odierni, di una nuova farmacia, di un punto di ristorazione tipica che generi introiti per l’amministrazione comunale, o eventualmente di uno spazio di co-working;

3) Liberare Villa Verri degli attuali uffici e archivi comunali, darebbe modo di recuperarne appieno il valore storico-turistico, con un riarredo in stile e l’avvio di attività e/o laboratori sinergici con le nuove destinazioni d’uso; dall’altra, una migliore illuminazione e cura degli attuali giardini comunali aprirebbe una vetrina di notevole visibilità per eventi in sicurezza; 

4) La torre civica, qualora messa in sicurezza e rifunzionalizzata, si conferma un punto commerciale di forte appetibilità, dove installare attività che si avvantaggino del suo carattere panoramico e della sua facile riconoscibilità; 

5) La liberazione parziale di Piazza Italia dalle auto favorirebbe l’eventuale espansione degli spazi scolastici del plesso di Aldo Moro, dotandolo di un possibile giardino o di un’area ricreativa protetta, utilizzabile anche per altre manifestazioni;

6) Il grande abete decorato a Natale dovrebbe essere messo sotto vincolo protettivo come bene comune di Biassono;

7) L’impiego ricorrente di un bus-discoteca mobile, già sperimentato durante i giorni del Gran Premio di Formula1, darebbe ai giovani la possibilità di usufruire di uno spazio ricreativo sicuro e a chilometro zero; 


8) Gli esercizi commerciali dovrebbero orientarsi a offrire servizi e prodotti oggi non più disponibili in paese, privilegiandone la vocazione territoriale: agroalimentare d’origine brianzola, abbigliamento e artigianalità connessi alla nostra tradizione, punti di smistamento per i Gruppi solidali d’acquisto, distribuzione "alla spina". 

2 commenti:

  1. Belle proposte da discutere. Comunque credo uno dei punti per il centro di biassono possa essere un ponte pedonale con corsia biciclette ad unire piazza italia ai giardini del municipio. Un ponte dalle linee esclusivamente curve, sinuose e dal grande valore artistico. Con una illuminazione ben studiata che lo valorizzi e lo trasformi, accanto alla torre, in un simbolo per biassono. Fondamentale poi uno spazio per il co working e uno per mostre artistiche permanenti e uno spazio per performance musicali.

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  2. e il centro storico?

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