Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

lunedì 18 aprile 2016

ARISTOTELE SALVERA' BIASSONO E REFERENDUM

Il fallimento del cosiddetto “referendum delle trivelle” non è problema che riguarda genericamente l’Italia. Riguarda tutti noi e, nella fattispecie, noi biassonesi, capaci di portare alle urne poco più del 30% degli elettori

Se la politica appare oggi qualcosa d’intrinsecamente sporco, corrotto e non degno del nostro contributo, non va ipocritamente condannata o sprezzata, ma interrogata sul perché non sia in grado di esprimere quanto di meglio la nostra società ha da offrire: ci accorgeremmo, forse, che il problema non è la politica in sé, né tanto meno lo sono i politici, quanto piuttosto il modello di democrazia che stiamo (o meglio, non stiamo) esercitando. Poiché non siamo santi, o dei, e rare, rarissime sono le persone virtuose per natura, dobbiamo trovare strumenti che evitino abusi, speculazioni ed opportunismi. 

Indubbiamente la democrazia “rappresentativa”, quella dei partiti come voce delle diverse sensibilità dell’elettorato, ha tradito e continua a tradire le attese; non per questo, però, la politica va rigettata senza sostituirle alcunché. Necessita di essere corretta, piuttosto. E la correzione, oggi, è possibile solo recuperando quegli strumenti di democrazia “diretta” mediante i quali il cittadino, divenendo protagonista delle scelte, torna anche ad essere responsabile del suo domani. Non a caso si parla ora di democrazia “integrale”, una nuova forma complementare di democrazia “rappresentativa” e “diretta” al tempo stesso: temi al centro di un incontro pubblico organizzato da LpB il prossimo 29 aprile, dalle ore 21 nella sala civica di Villa Verri, in collaborazione con enti turistici della Grecia e personalità accademiche, per celebrare con un brindisi a base di ouzo l'eredità della "Polis" e i 2400 anni dalla nascita di Aristotele, aprendo un'originale finestra sui luoghi originari del filosofo greco, gli itinerari e i testi dedicati alla Politica e all'Etica Nicomachea. Più partecipazione, significa infatti più responsabilità verso la cosa pubblica. 

Ecco perché Lista per Biassono intende porre come punto fondamentale del suo programma una radicale revisione degli strumenti di esercizio della democrazia comunale, tradottisi in questi anni in un impotente confronto fra una maggioranza in grado di fare sempre e solo ciò che l’aggradasse, in barba a consigli, proposte o mozioni provenienti dai cittadini, così come dalle altre forze minoritarie di rappresentanza (che poi queste arrivassero sempre e solo da Lista per Biassono, è un altro punto che meriterebbe più ampie riflessioni sulla differenza fra impegno e opportunismo civico).  

Quali saranno dunque i primi passi da intraprendere nel prossimo futuro?

Iniziamo ad elencarli, in modo non esaustivo, ma certamente indicativo per favorire una maggior “democraticizzazione” della vita politica biassonese. 

1) Avviare un percorso partecipato di modifica dello Statuto Comunale, che coniughi gli stimoli di revisione maturati attraverso incontri pubblici col lavoro esecutivo di un’apposita commissione consiliare;

2) Agevolare Biassono nella possibilità d’indire sul proprio territorio referendum confermativi (e non abrogativi o solo consultivi);

3) Sospendere le delibere sottoposte a referendum confermativo;

4) Abolire il quorum per sia per i referendum consultivi che confermativi;

5) Indire degli incontri periodici, intitolati “Parola al Cittadino”, dove i biassonesi partecipanti possano mettere al voto loro proposte, da sottoporre poi al consiglio comunale;

6) Individuare una tetto minimo garantito per le petizioni di firme volte a sensibilizzare o modificare scelte dell’amministrazione comunale, estendendo la possibilità di raccolta a partire dai 16 anni.

7) Istituire una Giornata della Democrazia, finalizzata a sensibilizzare e formare il cittadino sugli strumenti amministrativi utili all’esercizio dei propri diritti e dei propri doveri, consegnando in regalo ai 18enni un libro sulla storia di Biassono e una copia della Costituzione Italiana;

8) Indire Consigli Comunali “aperti”, sia attraverso la possibilità di seguire i lavori da remoto (grazie a dirette streaming), sia dando modo ai cittadini di sottoporre questioni concordate. (La mozione di LpB che chiedeva di registrare e trasmettere i lavori, attraverso un apposito regolamento, è stata bocciata dalla giunta leghista)

9) Mettere a disposizione parte dei fondi comunali per il “bilancio sociale e partecipato” (mozione già presentata da LpB e bocciata dalla Lega Nord), in modo tale che i cittadini siano liberi di scegliere dove e come intervenire;

10) Ripristinare in modo continuativo le Commissioni consiliari affinché producano proposte correttive o integrative al percorso di maggioranza, operando secondo un punto di vista allargato all’intero territorio;

11) Istituire i “consigli di contrada” che, in totale autogestione, raccolgano problematiche specifiche della propria zona ed elaborino possibili progetti di miglioramento della vita sociale, poi sottoponibili al consiglio comunale;

12) Trasformare il sito web del Comune in una piattaforma di servizio dove sia possibile dialogare con l’amministrazione e la cittadinanza in modalità “social”, consultare e prenotare servizi garantiti dall’amministrazione, mettersi a disposizione per garantire co-servizi (ad esempio, car-sharing per il trasporto di concittadini fuori o dentro il Comune, come quelli verso e di ritorno dalla stazione dei treni…), potenziando tutti i servizi di newsletter/messaging, di scambio di competenze o professionalità (con un'eventuale minima tariffa di servizio applicata alle operazioni online e da versare al Comune, nel caso le offerte prevedano compensi remunerativi);

13) Istituire una Festa di Benvenuto annuale per i nuovi concittadini, invitandoli a far conoscere e partecipare tradizioni dei loro luoghi di provenienza (già in parte sperimentata da LpB grazie alla Welcome Night per gli stranieri);

14) Allestire uno "speaker's corner" negli spazi antistanti il Municipio;

15) Raccogliere in una “tabella di servizio” tutte le voci che contraddistinguono le azioni del cittadino virtuoso, affinché spendendosi per la comunità e ottenendo un riconoscimento ufficiale per ciascuna voce, vengano maturate agevolazioni speciali (garantite dall’amministrazione comunale, così come dagli esercizi e dalle attività del Paese).

Nessun commento:

Posta un commento