Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 20 aprile 2016

BIASSONO, FRA I COMUNI PIU' CARI DOVE VIVERE

Tassazione locale ai livelli massimi e nessuna progressività dell'imposizione. Il Bilancio di Previsione 2016 del Comune di Biassono manifesta, ormai da anni, quasi sempre le stesse identiche problematiche, in aggiunta ai famigerati vincoli del Patto di Stabilità imposti dallo Stato agli Enti locali.

Lista per Biassono, pur coi tempi capestro imposti dal nuovo Regolamento di Contabilità - 7 giorni appena, grazie anche al lungimirante voto di PD e CDL che, lo scorso anno, si sono allineati con la giunta leghista nel dimezzare il periodo concesso agli emendamenti) - ha provato per l'ennesima volta ad agire in chiave di maggiore equità: con fatica e sacrificio, nei giorni scorsi è stato presentato un nostro emendamento finalizzato ad elevare la fascia di esenzione per l'addizionale comunale all’Irpef, dagli attuali 7.500 a 15.000 euro. E, come ogni anno, è stato l’unico emendamento portato in consiglio comunale, visto che le altre forze politiche spendono tante parole, senza portare mai proposte concrete. Proposta naturalmente "bocciata", dal momento che i fondi movimentati "sono già stati impegnati": paradossi di un bilancio di "previsione" che, a ben guardare, ha ben pochi margini da prevedere ancora. 

Ma altro, e di più, occorrerebbe fare.

Basti qualche numero sulle attuali tariffe comunali:

                                                                                    2014          2015         2016 (prev.)

                                                      IMU                 1.138.900  1.250.000  1.590.000

                                                      ADD. IRPEF      1.625.000  1.575.000  1.615.000

                                                      COSAP                 73.000       73.000       70.000

                                                       TASI                1.810.000  1.815.000     615.000

                                                       TARI                1.208.358  1.200.615  1.221.067

                                                       Sanzioni CdS       295.200     363.850     345.000

Invariata, indifferenziata e al massimo, l'aliquota dell'addizionale comunale all'Irpef; 0,8 per cento per tutti gli scaglioni di reddito, con l'unica esenzione per redditi sino ad euro 7.5000.

Invariate le aliquote IMU:

4,6 per mille, con detrazione di euro 200, per abitazioni principali e pertinenze censite in categoria catastale A1/A8/A9

8,4 per mille per fabbricati ad uso produttivo censiti in categoria catastale D

4,6 per mille per unità immobiliari concesse in uso gratuito a parenti e famigliari

8,2 per mille per aree edificabili e per altre tipologie di immobili

Invariate anche le aliquote TASI:

1,4 per mille per abitazioni e pertinenze A1/A8/A9

1,1 per mille per fabbricati ad uso produttivo D

1,4 per mille per fabbricati in uso gratuito a parenti e famigliari

1,00 per mille per aree edificabili

1,00 per mille per fabbricati strumentali all'esercizio dell'attività agricola

2,00 per mille per altri immobili non ricompresi nelle casistiche precedenti

Sostanzialmente invariate anche le altre tariffe, tasse, canoni ed imposte comunali:

da segnalare esclusivamente la variazione del costo di costruzione che passa da 403 ad euro 404 al metro quadrato, ed il servizio trasporto per scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di I° grado (tariffa mensile intera aumenta da 33 ad euro 40; quella ridotta da 16,50 ad euro 20).

TARI:

L'Amministrazione ha speso (determina n.146 del 30.03.2016) euro 2.671,80 per commissionare a Gelsia l'attività di supporto alla redazione del Piano Finanziario Tari - anno 2016, ritenendo che si trattasse di operazione di "elevata complessità".
A prescindere da ogni considerazione in ordine all'opportunità di far predisporre tale Piano dalla Società già affidataria per il Comune di Biassono del Servizio di Igiene Urbana, ci pare che la stessa si sia sostanzialmente limitata ad una sorta di copia/incolla dei piani finanziari degli anni precedenti.

Ricorrono, e si ripetono le stesse frasi e gli stessi obiettivi.

E, di conseguenza, anche le nostre critiche debbono ripetersi.

Leggiamo che uno tra gli obiettivi da perseguire sarebbe quello di, citiamo testualmente "avviare iniziative tendenti alla riduzione del rifiuto prodotto".
Obiettivo condivisibile, ovviamente, ma cosa si attende per dare realmente avvio alle suddette iniziative?

Anche perché, i numeri sconfessano gli assunti: la raccolta dell'indifferenziato (1.350.627 kg nel 2015), anziché diminuire è prevista in aumento (1.364.133 kg).

Si sostiene che "l'obiettivo è mantenere il dato oltre il 70%, innalzandolo ulteriormente", ma poi si prevede una percentuale di raccolta differenziata pari al 72,76%, in diminuzione, seppur lieve, rispetto al dato 2015 del 72,89%.

Prendiamo atto dell'incremento, dal 4,5 al 6%, della riduzione della parte variabile della tariffa.

Ma per premiare e spingere ulteriormente la raccolta differenziata occorrerebbe, forse, mettere mano al Regolamento (il Comune di Macherio, quest'anno riduce la tariffa del 10%).

E far partire, finalmente, la tariffazione puntuale.

Ad inizio mandato, in un'ottica di contrasto al fenomeno della ludopatia, proponemmo un emendamento al Regolamento che prevedeva una riduzione per quegli esercizi commerciali che avessero rinunciato all'installazione al proprio interno di videolottery ed altri giochi d'azzardo.

A parole, unanime condivisione; a tutt'oggi, tuttavia, nulla si è mosso.
E' legittimo chiedere al Sindaco ed alla Giunta, ancorché a fine mandato, la ragione di questa inerzia?

Chiudiamo con l'ennesima nota dolente, quella relativa ai crediti di difficile esigibilità che, in questi anni, hanno registrato una crescita esponenziale.
In attesa del Bilancio Consuntivo 2015, ci pare di capire che dai 963.701,21 dello scorso anno, dovremmo essere arrivati alla terrificante cifra di euro 1.121.042,53.

Ciò, come noto, determina un'ulteriore ingessatura del Bilancio, tutta ascrivibile alla vostra Amministrazione, incapacità di escutere i crediti dei cittadini biassonesi.
Le quote dell'avanzo di Bilancio da accantonare e vincolare in apposito Fondo diventano, infatti, sempre più consistenti.


Erano 157.342 euro nel 2015; sono 240.383 nel 2016; saranno 305.942 il prossimo anno, e 371.000 nel 2018.

EMENDAMENTO di LISTA PER BIASSONO
Si propone la rideterminazione dell'addizionale comunale all'Irpef, in un'ottica di maggiore equità, con l'innalzamento della soglia di esenzione dagli attuali 7.500 ai 15.000 euro.
MINORE ENTRATA PREVISTA: euro 120.000
Rideterminazione conseguente del Titolo 1 "Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa" : Addizionale Comunale all'Irpef scende da 1.615.000 a 1.495.000

Il pareggio finanziario del Bilancio è garantito dalle seguenti corrispondenti variazioni:

a) INDENNITA' DI CARICA DI SINDACO ED ASSESSORI: ridurre da 83.000 a 27.700 euro (pur essendo favorevoli, nella situazione di crisi economica generalizzata, all'azzeramento dell'indennità di carica al Sindaco ed Assessori, proponiamo di ridurre la quota non ancora liquidata (verosimilmente i 2/3).
MINORE SPESA: euro 55.300

b) GETTONI DI PRESENZA AI CONSIGLIERI : si propone l'azzeramento
MINORE SPESA: euro 2.000

c) QUOTE ASSOCIATIVE ANNUALI: si propone la riduzione da 3.742,11 a 2.642,11 euro
MINORE SPESA: euro 1.100

d) SPESE PER LITI, ARBITRAGGI, CONSULENZE E RISARCIMENTI: si propone la riduzione da 20.000 a 10.000 euro
MINORE SPESA: euro 10.000

e) ORGANI ISTITUZIONALI ALTRE PRESTAZIONI DI SERVIZIO DIVERSE: si propone l'azzeramento
MINORE SPESA: euro 1.500

f) CANONE DI VIDEOSORVEGLIANZA: si propone la riduzione da 30.000 a 15.000 euro
MINORE SPESA: euro 15.000

g) SPESE PER LA RISCOSSIONE ENTRATE COMUNALI: alla luce delle evidenze contenute nel Parere dell'Organo di Revisione ( pag. 14:..."non è previsto alcun gettito derivante dall'attività di controllo delle dichiarazioni ICI/IMU di anni precedenti"; pag. 15: "non sono previste entrate relative all'attività di controllo delle dichiarazioni"....) si propone la riduzione da 13.000 a 6.500 euro
MINORE SPESA: euro 6.500

h) UFFICIO PATRIMONIO - INCARICHI LEGALI: si propone la riduzione da 5.000 a 3.000 euro
MINORE SPESA: euro 2.000

i) SPESE PER STUDI, PROGETTAZIONI PRELIMINARI, COLLAUDI, CONSULENZE REDAZIONE ATTI NOTARILI TECNICHE ECC: si propone la riduzione da 30.000 a 20.000 euro
MINORE SPESA: euro 10.000

l) SPESE PER STUDI PROGETTAZIONI PRELIMINARI COLLAUDI E CONSULENZE TECNICHE: si propone la riduzione da 35.000 a 22.000
MINORE SPESA: euro 13.000

m) SPESE PER PUBBLICAZIONI - PUBBLICITA' GARE D'APPALTO: si propone la riduzione da 5.000 a 3.000 euro
MINORE SPESA: euro 2.000

n) ACQUISTO DI BENI, ATTREZZATURE E PRODOTTI DI CONSUMO PER SERVIZI INFORMATICI: si propone la riduzione da 6.500 a 4.900
MINORE SPESA: euro 1.600

TOTALE COMPLESSIVO MINORE SPESA: euro 120.000

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