Tempo scaduto per il centro
storico di Biassono. Abbandonato a se stesso da oltre trent’anni, benché per
due mandati amministrativi la Lega Nord avesse promesso un suo pronto rilancio,
il nucleo originario del nostro Comune può oggi far leva su un grande potenziale
inespresso. Grazie ai recenti studi del Gral (Gruppo ricerche archeostoriche
del Lambro), a breve in presentazione presso la sala civica di Villa Verri, è
stato infatti possibile ricostruire dettagliatamente la mappatura dei lotti e
delle proprietà biassonesi trasmessisi per secoli di generazione in
generazione, verificando al contempo l’effettivo sviluppo della nostra comunità
da vicus romano a borgo. A differenza di molti altri Comuni della zona,
Biassono è cioé riuscito a preservare una sua peculiare identità urbanistica,
fondata sull’alternanza di antiche dimore nobiliari e un vasto sistema di corti
intercomunicanti: due elementi di pregio che, nell’ottica di una rivalutazione
complessiva degli immobili in area storica, potranno giocare un ruolo
fondamentale nel futuro piano amministrativo di riorganizzazione da noi perseguito. Alla luce dei riscontri già da tempo raccolti da Lista per Biassono e sondato l’interesse
del settore immobiliare biassonese, grazie soprattutto al contributo della
storica agenzia Equipe di via Cesana e Villa, è emersa una linea operativa che
potrebbe risolvere l’annosa questione del frazionamento delle proprietà. Vera
spina nel fianco per qualunque tentativo di avviare un recupero coordinato e omogeneo.
Allagamenti nella Corte Cesana, ad oggi l'unica il cui manto sia stato rifatto proprio per le condizioni estreme di disagio |
Innanzitutto, è indispensabile creare un tavolo di lavoro congiunto dove
tecnici comunali, rappresentanti immobiliari, società edilizie, architetti e
investitori possano offrire reciproche e durature garanzie di collaborazione:
l’obiettivo futuro, alla luce delle numerose proprietà sfitte e invendute oggi
presenti sul territorio, consisterà nell’agevolare l’eventuale trasferimento di
quei residenti del centro storico disposti a occupare le case vuote nei nuovi
quartieri residenziali. Attraverso agevolazioni fiscali e affittuarie, permute
e stime incrociate sul valore degli immobili (ma anche mediante il mantenimento
delle tariffe affittuarie in corso), chi abita in edifici del centro storico
ormai fatiscenti potrà essere invitato a insediarsi in nuovi spazi abitativi;
le precedenti dimore in area storica, se di proprietà o in affitto, potranno
invece essere rilevate dalle società edilizie e immobiliari partecipanti al
progetto, affinché provvedano al loro recupero a condizioni di mercato
agevolate.
Il Comune, in funzione di un progetto di rivalutazione del centro
storico con finalità socio-culturali e turistiche (riconoscimento di Biassono
come “Culla dell’Illuminismo italiano”, favorito dal trasferimento degli ufficimunicipali da Villa Verri in una sede alternativa quale eventualmente l’ex palazzina Pressindustria, così come dalla creazione di un nuovo polo di ricerca in Palazzo Bossi e dall’integrazione strategica di Piazza Italia al nucleo
originario), potrà infatti aggiungere potenziale attrattivo al valore degli
immobili liberati. Ogni lotto, caso più unico che raro in Italia e grazie
proprio alle ricerche del Gral, verrà ricollegato al suo albero genealogico
secolare, reinserendosi dunque in un contesto urbanistico meticolosamente
connesso con la storia del Paese. In sostanza, il centro storico si trasformerà
in una zona d’elite che, oltre all’elevato impatto estetico e funzionale, avrà
modo di garantire standard superiori per la qualità della vita, con
agevolazione della pedonabilità e della mobilità leggera, percorsi commerciali
con marchio di qualità biassonese, spazi verdi e d’aggregazione sociale, rivitalizzazione
delle tradizioni e delle attività di corte, conferendo forte visibilità ai suoi
siti di pregio (presenza di un nemeton celtico, testimonianze dell’antico monastero
degli Umiliati, antiche piantumazioni per la bachicoltura…).
Opzioni privilegiate
sulle proprietà rinnovate potranno essere concesse agli originari residenti
interessati a partecipare al progetto anche in qualità d’investitori, tenendo
comunque conto che il tavolo di lavoro resterà aperto a potenziali investitori
esterni. Onde evitare uno sforzo economico-organizzativo eccessivo per tutti i
diretti interessati, così come di momentaneo svuotamento, il progetto verrà
portato avanti gradualmente, per singole aree, e sempre accompagnato da
iniziative che permettano ai commercianti di godere della massima esposizione
amministrativa. Come già avviato dall’iniziativa di Lista per Biassono “I Magnifici 7” (nella quale sono state selezionate solo alcune delle eccellenze
del territorio, benché numerose altre siano già pronte a integrarsi) e grazie a
prossime manifestazioni in programma, esercizi e negozi sono stati invitati a
unirsi in un circuito collaborativo che permetta loro di caratterizzarsi e
specializzarsi attraverso il brand-marketing di qualità. Questo nuovo modus
operandi, che rientra nell’adozione di una strategia fondata sulle opportunità
della cosiddetta “sharing economy”, presenta l’indubbio vantaggio di “mettere a
sistema” l’offerta commerciale e produttiva di Biassono, in modo tale che ogni
parte del paese tragga vantaggio dalle singole attività o iniziative
organizzate sul territorio, così da creare immediati interscambi fra centro
storico, Piazza Italia, Piazza Libertà, S. Giorgio e tutte quelle aree oggi non
in grado di avvantaggiarsi dei grandi flussi di traffico pedonali. Se non riusciremo
ad adottare un piano di sviluppo integrato, dove urbanistica, cura ambientale,
commercio e servizi siano pensati in correlazione, molto difficilmente Biassono
troverà nuove energie di sviluppo.
UN ALTANTE TOPONOMASTICO PER BIASSONO:
PRESENTAZIONE IL 24 APRILE IN SALA CIVICA ALLE ORE 16.30
"Atlante toponomastico storico di Biassono. Dal XV al XIX secolo"
(autori Gianfranco Pertot e Roberta Ramella, edizioni del Museo civico
Carlo Verri di Biassono).
Il libro propone i primi risultati di una ricerca pluriennale, svolta
principalmente su documentazione di archivio che copre un intervallo
cronologico di mezzo millennio, che ha indagato la dinamica della
proprietà di tutti i terreni e i fabbricati del territorio comunale (più
di 550, nell'epoca considerata, con un assetto particellare
sostanzialmente stabile).
La ricognizione ha riguardato migliaia di atti, conservati in archivi
pubblici (principalmente nell'Archivio di Stato di Milano) e privati,
redatti da esponenti di famiglie di possidenti, biassonesi e no (Verri,
Bossi, Croce, Crivelli, Casati, fra le altre), da diversi enti religiosi
(Parrocchia e Confraternite di Biassono, Luogo pio delle Quattro Marie
di Milano, e altri) e da magistrature e altri organi dell'amministrazione.
Le informazioni contenute nei documenti hanno consentito di ricostruire
il contesto toponomastico dell'intero comune e di presentare, per ogni
particella di proprietà, l'evoluzione dei toponimi, con relativi
mutamenti, aggiornamenti e deformazioni.
Il volume è costruito intorno alla mappa del territorio comunale, nella
sua configurazione attuale, composta da più tavole, sulla quale è stato
sovrapposto il reticolo particellare storico (per confronto è stata
riprodotta anche la cartografia catastale settecentesca). Ogni
particella di proprietà è individuata da un numero, in base al quale è
possibile consultare la specifica sequenza toponomastica storica
(corredata dalle notazioni archivistiche). Un glossario consente di
risalire agli etimi e ai significati dei toponimi individuati e delle
loro varianti, con ampi riferimenti alla bibliografia.
Il testo, pur impostato su rigorosi criteri scientifici, sia nella
presentazione delle ricerche di archivio che nella trattazione dei
contenuti semantici dei toponimi, si propone comunque come strumento di
agile consultazione attraverso il quale è possibile accedere, anche
senza una specifica preparazione, ad uno degli aspetti più affascinanti
del patrimonio collettivo immateriale e dell'identità delle comunità locali.
La pubblicazione è stata sostenuta dal GRAL, di cui fanno parte i due
autori, che operano professionalmente presso il Politecnico di Milano,
ed è stata possibile grazie al cofinanziamento del Comune di Biassono e
di Regione Lombardia. La stampa e la cura editoriale sono state affidate
a Graficart e a Baobab Comunicazione di Biassono.
Alla presentazione, che sarà accompagnata da letture della Accademia
Teatrando Produzioni, interverranno Cristina Cappellini, assessore
regionale alle Culture, Identità e Autonomie, Angelo Piero Malegori,
sindaco del Comune di Biassono, e Luciano Casiraghi, assessore alla
Cultura del Comune di Biassono.
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