Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

domenica 17 aprile 2016

MILANO OMAGGIA IL "MAESTRO" BIASSONESE


Arena di Milano col naso all’insù, nel ricordo di Giuseppe Rovelli: il grande campione d’atletica e maestro di vita di moltissime generazioni biassonesi, scomparso lo scorso 2 agosto. L’ultima edizione dei Trofei Studenteschi è stata infatti inaugurata con un toccante omaggio al pluridecorato Master, che a 96 anni raccoglieva ancora medaglie e successi sui campi d’Italia, d’Europa e nelle edizioni internazionali dei Mondiali di Pentathlon lanci. Venerdì scorso, 15 aprile, alla presenza dei vertici dello sport italiano, e sotto gli occhi di due campionissimi quali il canoista olimpionico Antonio Rossi e il “libero” milanista Franco Baresi, un grande cartellone raffigurante Rovelli nelle vesti di tedoforo è stato liberato in cielo, lasciando che una manciata di palloncini gialli lo guidasse verso quelle stelle tante volte raggiunte con i suoi lanci, ma anche per i fulminei scatti nelle gare di mezzofondo disputate in gioventù. 


L’omaggio è stato fortemente voluto da Franco Ascani, commissario del Comitato Internazionale Olimpico, docente di management sportivo in Università Bicocca e un tempo allievo di Rovelli: grazie alla loro collaborazione l’Aics Biassono, originalmente fondata nel 1951, riuscì a trasformarsi in una fucina di talenti ramificata in tutta Italia, dando fra l’altro avvio alla straordinaria rassegna sportiva dei Trofei Studenteschi di Milano (più di 3 milioni di atleti partecipanti dal 1964 a oggi, con oltre 42mila atleti e 228 scuole messe in campo solo nell’edizione di quest’anno). E proprio in quest’ultima rassegna dei Trofei Studenteschi è stato istituito un premio intitolato a Giuseppe Rovelli, destinato alla scuola capace di coinvolgere il maggior numero di studenti nella Maximarcia di Milano: riconoscimento quanto mai simbolico, ricordando l’abilità con cui il maestro biassonese riusciva ad avviare i giovani allo sport, grazie alla fiducia e all’entusiasmo che sapeva instillare in ogni suo atleta, così come in tutti quanti avessero avuto la fortuna di conoscerlo. Un carattere quanto mai positivo e propositivo, quello di Rovelli, passato in vita per molte tragedie, ma sempre col sorriso sulle labbra e una battuta pronta a stemperare ogni tensione: atleta leggero anche sotto i bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, quando venne scelto dal comando dell’aeroporto di Foggia come responsabile delle sirene anti-aeree, proprio grazie ai fulminei scatti. Il premio è stato assegnato dal figlio Carlo Rovelli e dal nipote Alberto Caspani all’Istituto Europeo Leopardi di Milano, capace di coinvolgere nella marcia ben 254 studenti. 





Il maestro d’atletica sarà però presto ricordato anche nella sala dei Benemeriti in via d’istituzione all’interno di Villa Verri, dove saranno raccolti i ritratti dei grandi biassonesi dall’antichità ad oggi, oltre che attraverso l’intitolazione della pista d’atletica presso il centro sportivo di via Parco: iniziative pensate e volute dall’ex assessore Donato Cesana. Ma già sabato prossimo, 23 aprile, i giardini di Villa Verri e Piazza Italia saranno affollati da “personaggi storici” viventi: dalle ore 16 avrà infatti luogo un work-shop gratuito di fotografia e uno shooting con personaggi in costume, proposto da Lista per Biassono per sensibilizzare la cittadinanza sul recupero della propria identità culturale e per il rilancio di Villa Verri come Culla dell’Illuminismo italiano.


Nessun commento:

Posta un commento